Lo aveva già dimostrato alle ATP Finals, salvo poi perdere in finale con Djokovic. Conto il serbo ha regolato i conti in Coppa Davis e si è confermato sul cemento dell’Australian Open, terreno di caccia preferito di Nole che a Melbourne ha vinto 10 Slam. Jannik Sinner oggi è il tennista più forte al mondo ma resta il numero 4 della classifica ATP.
L’obiettivo, neanche a dirlo, è quello di diventare il primo italiano della storia a entrare in top 3 e poi… si punta dritti al primo posto assoluto. Vediamo quando Jannik potrebbe detronizzare Djokovic e sedersi sul trono.
Caccia alla top 3: le ‘cambiali’ di Sinner, Medvedev e Alcaraz
Sinner non prenderà parte al torneo di Marsiglia, ma per non perdere terreno dovrà difendere i 250 punti del torneo vinto a Montpellier. Discorso simile per i 300 punti della finale di Rotterdam. Sul cemento americano dovrà difendere 360 punti a Indian Wells e i 600 punti della finale di Miami. Ovviamente, anche i suoi avversari avranno le loro ‘cambiali’: Medvedev ha la finale a Indian Wells e le vittorie a Rotterdam e Miami; Alcaraz la semifinale di Miami, il successo a Buenos Aires e la finale di Rio de Janeiro.
Quando Sinner può diventare numero 1 ATP?
E Djokovic? Il serbo ha pochi punti da difendere nella tournèe americana alla quale non prese parte nel 2023. I suoi punti aumenteranno anzichè diminuire. Discorso diverso tra Roland Garros e Wimbledon: Nole lì avrà un bottino di punti pesantissimo da difendere.
Sinner, invece, semifinale di Montecarlo a parte, al Roland Garros potrà migliorsi così come a Wimbledon: ma se a Parigi dovrà fare meglio del secondo turno, a Londra potrebbe puntare addirittura al secondo Slam della carriera migliorando la semifinale 2023. A seconda dei risultati di Djokovic, il periodo a cavallo fra i due Slam sarà cruciale per l’assalto al numero 1.