“È un circo”, lo schiaffo del campione: così Verstappen striglia la Formula 1

Max Verstappen esprime il suo disappunto per le 'novità' della Formula 1: il campione in carica torna sulle stesse vibes di Las Vegas

SportFair

Tutti entusiasti per il GP di Las Vegas, uno show nello show nella città del gioco d’azzardo. Tranne uno. Max Verstappen espresse un netto parere contrario scatenando un po’ di imbarazzo. Ecco, le stesse vibes si ripropongono dopo l’intervista rilasciata ad “Auto Motor und Sport” nella quale il campione in carica per 3 anni di fila critica le decisioni della stessa Formula 1.

Verstappen contro la Formula 1: “è un circo”

Che bisogno c’è di tutte queste stranezze? Arrivo a chiedermi quali siano le regole ora. Mi sento perso, è come un circo“. L’esordio di Max è diretto, poi si scende nel particolare e il mirino viene piazzato sulle Gare Sprint e l’ipotesi di un format di qualifica con un solo giro: “già non si sa cosa fare con il formato attuale, così diventerebbe molto rischioso. Ho sempre detto che capisco il lato commerciale, ma il mio punto di vista è quello di un pilota puro.

Secondo me la Sprint toglie un po’ di magia: da bambino, quando accendevo la tv, mi chiedevo cosa sarebbe successo in gara. Vedendo una Red Bull, una Mercedes e una Ferrari sulla griglia ci si chiede come andrà a finire. E invece la Sprint permette di sapere cosa succederà più o meno il giorno dopo, a meno di circostanze particolari, come un cambiamento del meteo. Questo toglie tensione“.

Problema Parco Chiuso

Rivedibile anche la scelta del Parco Chiuso al venerdì, nei fine settimana con gara Sprint: “se si sbaglia, si resta intrappolati in quel setup per il resto del weekend. È uno schifo. Ci è successo l’anno scorso in Brasile. E nemmeno i weekend positivi di quest’anno mi hanno soddisfatto del tutto“, spiega Max sottolineando che questo sia un problema che riguarda anche altri team: “pensando all’altezza da terra ad Austin, non si può dire che Mercedes e Ferrari abbiano abbassato le loro vetture di proposito, ma una volta presa una strada sbagliata, non si può più uscirne. Se si vuole continuare con le Sprint, credo si debbano apportare cambiamenti. Per esempio farei un Parco Chiuso di sabato e un altro di domenica“.

Condividi