De Rossi e quel rimpianto nel giorno del ritiro: oggi è una promessa da mantenere

De Rossi è il nuovo allenatore della Roma: inizia qui la sua 'seconda carriera' in giallorosso, il rimpianto si può trasformare in promessa

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L’unico mio rimpianto è poter donare alla Roma una sola carriera“. Una volta terminata la carriera da calciatore, passata interamente in maglia giallorossa, dalle giovanili fino alla prima squadra, Daniele De Rossi rimpiangeva il fatto di non poter più essere utile alla causa. Dopo 616 presenze e 63 gol, si apprestava a diventare una bandiera, un amatissimo ex, una figura che dopo aver passato una vita dentro il rettangolo da gioco, dovrà accomodarsi fuori a guardare gli altri.

Roma, la seconda carriera di De Rossi

Ma quel filo (giallo) rosso che lega Daniele De Rossi alla Roma non si è mai spezzato. È questione di fede, di sangue, di cuore. E il destino sa metterci il suo zampino, in un momento tanto inaspettato quanto perfetto. Capita che un martedì mattina la Capitale si svegli con un terremoto calcistico, non di certo inaspettato, l’allarme delle ultime settimane aveva messo tutti in guardia (ma finchè non accade…). Uno di quelli che però riesce comunque a sorprendere: Josè Mourinho non è più l’allenatore della Roma.

Difficoltà in campo e fuori, una squadra che non funziona, l’eliminazione dalla Coppa Italia nel derby contro la Lazio, il ritardo in classifica. Già visto, già successo, troppo. La Roma opta per il cambio, ha bisogno di qualcuno che incarni lo spirito romanista, che possa ricompattare piazza e spogliatoio, in grado di dare una scossa prima caratteriale che tattica. Uno a cui poter affidare le chiavi di Trigoria, uno che sappia incanalare passione e malumori dell’Olimpico.

– “Toc Toc. Ciao Daniele, non è che ci puoi dare una mano?“.

– “… Daje“.

La seconda carriera di Daniele De Rossi inizia oggi, come nuovo allenatore della Roma: quello che era un rimpianto, può diventare una splendida promessa da mantenere.

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