Il Re che ha fermato il tempo. LeBron James: perchè a 39 anni fa meglio che a 24

LeBron James compie 39 anni e continua a dominare l'NBA: numeri impressionanti, migliori di quando era MVP a 24 anni

SportFair

Buon Natale“. No, non siamo in ritardo, nè in larghissimo anticipo per il 2024. Secondo i fan più accaniti, il giorno in cui è nato “The Chosen One”, il “Prescelto”, si sposta dal 25 al 30 dicembre, il giorno della nascita di LeBron James. Oggi sono 39 candeline, difficile da dirlo vedendolo giocare. Affronta giocatori nati dopo il suo debutto in NBA (2003), è la stella della sua franchigia e l’ha portata a vincere la prima NBA Cup della storia. Il tutto alla sua 21ª stagione NBA.

21ª stagione, nessuno come lui: dovrebbe essere un comprimario

A 39 anni, alla 21ª stagione in NBA, dovrebbe essere un comprimario, un ‘grande vecchio’ che fa da mentore ai giovani, in campo una manciata di minuti per aggiornare record e statistiche, magari in una squadra che possa portargli in dote un anello extra come fanno molti veterani. Ma LeBron James ha un altro DNA. Letteralmente.

Un fisico scolpito nell’adamantio e una cura maniacale del corpo, gli permettono di mantenere una media superiore ai 25 punti a partita. Per rendere chiaro questo dato: Vince Carter era, fin qui, il cestista con la miglior media punti alla 21ª stagione NBA, ben 7.4.

Una differenza incredibile anche con gli altri ‘vecchi’: Dirk Nowitzki 7.3 punti, Robert Parish 3.7 punti, Kevin Carnett 3.2 punti. Una differenza abnorme che fa capire quanto LeBron James abbia alzato l’asticella rispetto a cestisti longevi e di tutto rispetto.

LeBron James: meglio a 39 anni che a 24 da MVP

Del resto, non fai azzuffare i tifosi sul “GOAT Debate” per caso. I paragoni con cestisti che non sia Michael Jordan o Kobe Bryant sono, per ovvie ragioni, ‘perdenti’ a prescindere. E il paragone fra LeBron James e… se stesso? Potrebbe stupirvi. Se è vero che esistono sportivi che migliorano invecchiando, pensare che qualcuno a 39 anni possa fare meglio che a 24 appare difficile.

Eppure, riprendendo l’analisi di Davide Chinellato su “La Gazzetta dello Sport”, ci si accorge che il LeBron James attuale è migliore del LeBron James del 2008-2009, quello della prima stagione da MVP a Cleveland.

Ai Cavs “The King” girava a una media di 28,4 punti, 7,6 rimbalzi e 7,2 assist di media, tirando col 48,9% dal campo e il 34,4% da tre. A 15 anni di distanza, i punti sono diminuiti a 25.3 a partita, i rimbalzi aumentati a 7.9, gli assist identici (7.2) e le percentuali di tiro aumentate dal campo al 53.6% e dalla lunga distanza addirittura al 41.3% (miglior percentuale di sempre in carriera).

Non avrà l’esplosività dei 20 anni, seppur il suo fisico gli permetta di battagliare con gente che di anni ne ha la metà (19 in meno!), ma ha la capacità di comprensione del gioco, di lettura delle situazioni, l’abilità di giocare e difendere su almeno 4 ruoli, le doti di leadership e il talento di un essere umano che, applicato al basket, probabilmente passa una volta nella storia. Buon compleanno LeBron James.

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