La Formula 1 è finita nel caos nei giorni scorsi per una indagine che fa tanto discutere. La FIA, infatti, ha ufficializzato ieri di aver avviato un’indagine su un possibile conflitto di interessi riguardante un membro della FOM, che avrebbe trasmesso delle informazioni riservate ad un team principal di F1.
“La FIA è a conoscenza delle speculazioni dei media, incentrate sull’accusa di diffusioni di informazioni di natura confidenziale trasmesse ad un responsabile di un team di F1 da parte di una persona della FOM. Il Dipartimento di Conformità sta esaminando la question”, si legge nella nota.
Sembra che ad essere coinvolti siano Toto Wolff e la moglie Susie Stoddart, a capo della F1 Academy.
La risposta di Susie Wolff
Ieri, proprio Susie Wolff ha risposto a queste accuse, con un comunicato sui social: “sono profondamente offesa, ma purtroppo non sorpresa delle accuse pubbliche che mi sono state mosse questa sera. È scoraggiante che la mia integrità sia stata messa in discussione in questo modo, soprattutto quando sembra essere radicata in un comportamento intimidatorio e misogino, che si concentra sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Nel corso della mia carriera nel motorsport, ho incontrato numerosi ostacoli e mi rifiuto di permettere a queste accuse infondate di mettere in ombra la mia dedizione e la mia passione per la F1 Academy. Come donna nel motorsport ho affrontato le mie sfide, ma il mio impegno ad abbattere le barriere e a spianare la strada per il successo per le future generazioni resta incrollabile. Con la massima fermezza, respingo queste accuse”, queste le parole della moglie di Wolff, condivise anche da Lewis Hamilton.
La nota di Mercedes
Ieri anche la Mercedes ha voluto prendere posizione e difendere il proprio team principal: “prendiamo atto della dichiarazione generica diffusa dalla FIA, che risponde alle accuse informali di un singolo media e del briefing ufficioso che ha legato tutto questo al team principal della Mercedes-AMG F1. Il team non ha ricevuto alcuna comunicazione dal Dipartimento di Conformità della FIA su questo argomento ed è stato molto sorprendente apprendere dell’indagine attraverso una dichiarazione rilasciata ai media. Respingiamo totalmente le accuse mosse nel comunicato e la relativa copertura mediatica, che coinvolge ingiustamente l’integrità del nostro team principal. Com’è ovvio, invitiamo il Dipartimento di Conformità della FIA a rispondere in modo completo, rapido e trasparente in merito a questa indagine e ai suoi contenuti”, questa la nota del team di Brackley.