Fabio Grosso si è presentato per la prima volta in conferenza stampa dopo l’agguato dai tifosi del Marsiglia. Una guancia gonfia e un livido sotto l’occhio: sono i segni della follia nei confronti dell’allenatore del Lione. Il tecnico italiano è stato colpito da una bottiglietta di vetro nell’agguato dei tifosi prima della partita di Ligue 1 tra Marsiglia e Lione, poi rinviata. Fabio Grosso si è presentato oggi in conferenza stampa per svelare alcuni dettagli: “non vedevo molto bene”, ha ammesso inizialmente.
“Forse non si è ancora capita la gravità del caso. Bisogna intervenire per prevenire questo tipo di fatti e non agire quando succedono. È successo qualcosa di inaccettabile. Spero che non debba succedere qualcosa di ancora più grave per arrivare a decisioni forti. E non serve tenere fuori la maggioranza dei tifosi, anche quelli del Marsiglia, dallo stadio. Non è questa la soluzione, ma va invece garantita la sicurezza”.
“Abbiamo percorso una strada dove c’erano lavori in corso, con pietre a portata di mano. Ci hanno bersagliati con una sassaiola per due o tre minuti. Poteva andare peggio. Non solo per me, ma per chiunque nel nostro pullman o in quelli dei nostri tifosi”.