Sono emersi nella giornata di ieri due nuovi nomi di calciatori coinvolti nello scandalo scommesse. Dopo Nicolò Fagioli, indagato per aver scommesso su siti illegali, sono spuntati anche i nomi di Zaniolo e Tonali, entrambi impegnati con la Nazionale a Coverciano.
I due, colpevoli di “interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive“, sono stati raggiunti ieri nel ritiro azzurro dalla Forze dell’Ordine, che hanno sequestrato i loro telefoni, nella speranza di trovare elementi utili per le indagini. Gli inquirenti puntano a trovare gli organizzatori del giro di scommesse illegali, col sospetto che ad orchestrare tutto sia la mafia.
“Chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Chiunque partecipa a concorsi, giuochi, scommesse gestiti con le modalità di cui al comma 1, fuori dei casi di concorso in uno dei reati previsti dal medesimo, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire centomila a lire un milione“, recita la legge 401 in vigore dal 13 dicembre 1989.
Zaniolo e Tonali lasceranno oggi il ritiro azzurro.
Il commento di Abodi
“C’è una partita più importante da giocare delle qualificazioni ed è quella della correttezza dei comportamenti. La ludopatia non è un problema calcistico, ma una patologia sociale. Credo sia stata opportuna la scelta di mandare a casa i ragazzi, anche a loro tutela“, queste le parole di Andrea Abodi, Ministro dello Sport.