Fagioli davanti al procuratore: 2 compagni citati, i debiti e le lacrime di Sassuolo

Nicolò Fagioli ricostruisce la vicenda scommesse davanti al procuratore federale: 2 compagni gli hanno prestato soldi, citato anche Tonali

SportFair

“La Gazzetta dello Sport” ha riportato alcuni passaggi della deposizione che Nicolò Fagioli ha rilasciato al federale Giuseppe Chinè in merito al caso scommesse. “All’inizio un calciatore, avendo molto tempo libero (…) finisce con il provare l’ebrezza della scommessa per vincere la noia. Con il passare del tempo diventa un’ossessione“, racconta il calciatore bianconero.

Prima è solo divertimento: “ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21“, poi iniziano i problemi: “mi sono trovato in condizione di stress determinato dai debiti”. Il periodo più brutto “lo passai a marzo-aprile 2023 (…) durante Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito“, le lacrime in panchina contro il Sassuolo erano dovute “ai miei debiti delle scommesse“.

Nel settembre del 2022 Fagioli aveva accumulato 250.000 euro di debiti: “quando ero alla Cremonese mia madre mi consigliò di recarmi al Sert per farmi curare, io ci andai alcune volte“. Poi basta: “ebbi l’illusione di poterne fare a meno” e il periodo successivo “giocavo in modo compulsivo davanti alla tv su qualsiasi evento sportivo che stessi vedendo, calcio compreso… anche Serie B e Lega Pro“.

Tonali e le scomesse

Esistono le scommesse sui falli e ammonizioni (…) a me è stato proposto, ma io non ho accettato perché contrario alla mia etica“, chiarisce Fagioli che davanti al procuratore Giuseppe Chiné, nel verbale del 5 settembre, racconta che “fu Tonali che mi suggerì di giocare sul sito Icebet (…) Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account al sito in questione“, dicendo pure di non essere “in grado di riferire se scommetteva su eventi calcistici (…) in ambiente ho sentito dire che aveva molti debiti di gioco“.

Alla Procura della Figc ricostruisce che “le prime scommesse le feci su eventi di tennis e poi sul calcio” e chiarisce “di non aver mai scommesso sulla Cremonese e/o sulla Juventus“. Dunque alcuni esempi: “Torino-Milan del 30 ottobre 2022 (…) puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché finì due a uno per il Torino“.

Prestiti da Gatti e Dragusin

Indebitato e impaurito, Nicolò Fagioli ha chiesto dei soldi anche ad alcuni compagni di squadra. A Gattichiesi 40 mila euro, ma dicendogli che mi servivano per compare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre“. Dragusin (ora al Genoa) “mi prestò 40 mila euro nell’ottobre 2022“.

I soldi servivano per ripagare il debito: “provvedevo ad acquistare a Milano dei Rolex di valore” con un bonifico. “Gli orologi a volte li ho consegnati io, a volte passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli presso le gioiellerie“.

Diversi i debiti accumulati anche con i banchi di scommesse illegali: “circa 110 mila euro con le betar.bet e specialebet.bet, circa 1,5 milioni con la piattaforma illegale bullbet23.com, circa 1,3 milioni con altra piattaforma illegale (…), circa 17 mila euro con una agenzia legale (…) in provincia di Pordenone e circa 31 mila euro con un banco illegale (…) swissbet in provincia di Como“. E così “aumentando il mio debito e ricevendo pesanti minacce fisiche (“Ti spezzo le gambe”) (…) pensavo di giocare solo per recuperare il debito“.

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