Riccardo Pianosi, l’oro che vola sull’acqua: “sogno Parigi 2024 e una medaglia storica”

Riccardo Pianosi si racconta ai microfoni di SportFair: dall’oro agli Europei di Formula Kite al sogno Olimpiadi di Parigi 2024

  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
  • Riccardo Pianosi
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
  • Riccardo Pianosi
    Foto di Totema.tv
/
SportFair

L’entusiasmo della competizione, la tavola che taglia le onde a grande velocità, il sole sulla pelle, infinite distese blu accarezzate dal vento in scenari da favola. Il kitefoil è emozione applicata allo sport. Un turbinio di sensazioni appese a un filo sottile fra adrenalina e voglia di superare i comuni limiti dell’essere umano. Letteralmente: volare sull’acqua.

L’Italia può vantare una giovane eccellenza della disciplina, il campione europeo di Formula Kite, Riccardo Pianosi, che ai microfoni di SportFair si è raccontato a 360° fra carriera, vita privata, sogni, ambizioni e ci ha aiutato un po’ a conoscere meglio questo sport così particolare.

Chi è Riccardo Pianosi?

Riccardo è un ragazzo di appena 18 anni, compiuti lo scorso marzo. È nato a Pesaro, è cresciuto nel Club Vela Portocivitanova e gareggia per la sezione Velica Marina Militare e attualmente vive a Cagliari. In quel di Portsmouth, l’atleta griffato Le Coq Sportif ha vinto il primo oro Europeo di Formula Kite migliorando il bronzo ottenuto a 16 anni nel 2021. In carriera vanta anche un 5° posto ai Mondiali.

Amo molto lo sport, non solo il kitesurf. – ci racconta – Mi piace andare in bici, mi piace la pesca subacquea e andare a sciare. Attualmente sto finendo le scuole superiori. Ho iniziato da piccolissimo con il kite, avevo 5 anni, passione trasmessa da papà che praticava windsurf: l’ho provato, me ne sono innamorato, oggi è il mio lavoro“.

Riccardo Pianosi

Che cos’è il kitefoil?

Abbiamo chiesto a Riccardo di spiegarci, a grandi linee e nel modo più semplice affinchè anche i meno avvezzi alla disciplina potessero capire, che cos’è il kitefoil, nuovo sport olimpico. “Nel kite normale abbiamo una tavola che striscia sull’acqua, nel kitefoil è presente una tavola con un foil, poi abbiamo una vela che funge un po’ da motore e permette di farci decollare sull’acqua. – spiega Riccardo – La gara è simile a una regata di barca a vela, abbiamo un percorso da completare, è un insieme di velocità e tattica di regata, saper leggere il vento, le traiettorie“.

Il kitesurf è uno sport che permette di viaggiare in luoghi bellissimi in cui poi di disputano le gare, ma nonostante le varie tappe in giro per il mondo, niente è come l’aria di casa. “Giriamo tanto per il mondo, quasi tutto l’anno fuori casa. Se devo essere sincero, amo allenarmi in Sardegna e quando capita la regata della World Cup da queste parti. La spiaggia di Cagliari è bellissima, il mare è perfetto per gareggiare, amo questo posto al punto che mi ci sono trasferito con la mia ragazza. L’aria di casa è imbattibile!“, ammette Riccardo.

Riccardo Pianosi
Foto di Totema.tv

L’oro Europeo

Come detto, a Portsmouth è arrivata la gioia più grande della sua giovane carriera, l’oro continentale ottenuto davanti al francese Maxime Nocher e all’italiano Lorenzo Boschetti. “È stata una bellissima gara, fin dal primo giorno ho fatto un’ottima prestazione, avevo capito di avere la velocità e la testa giusta per fare un ottimo risultato. È stato emozionante fin dall’inizio, ho capito che il lavoro che avevo fatto stava funzionando, ero molto soddisfatto del lavoro fatto e del primo oro europeo in carriera. Lo dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza, Giorgia Speciale (anche lei atleta di windsurf), che mi hanno supportato sempre“.

Riccardo Pianosi

Le Olimpiadi

Grazie al quinto posto ottenuto ai Mondiali di World Sailing in Olanda, Riccardo ha regalato all’Italia il primo, storico, pass per le Olimpiadi di Parigi 2024, le prime in cui il kitesurf verrà considerata disciplina olimpica. Non è ancora sicura la sua convocazione, toccherà alla Federazione decidere, ma Riccardo sogna Parigi.

Poter partecipare alle Olimpiadi sarebbe il sogno di una vita, ci penso da quando ho iniziato questa disciplina. Devo dare il massimo per meritarmi la convocazione. Penso ci siano le possibilità per arrivare sul podio, stiamo lavorando bene, se dovessi avere la possibilità di andare vorrei competere per una medaglia“, afferma Riccardo al quale abbiamo chiesto chi, fra i grandi atleti che parteciperanno a Parigi 2024, vorrebbe conoscere: “il mio idolo è il ciclista Wout van Aert, ma non so se parteciperà. Conoscere chiunque dei grandi sportivi alle Olimpiadi sarebbe un sogno, anche se molti di loro si troveranno in una zona diversa dalla nostra (dedicata agli sport acquatici), toccherà forse andare a medaglia per avere qualche chance in più!“.

Riccardo Pianosi
Foto di Totema.tv

Il messaggio ai genitori

In conclusione della nostra intervista, abbiamo chiesto a Riccardo di lanciare un messaggio ai genitori per convincerli a far praticare ai propri figli uno sport come il kitesurf, diverso dalle discipline più popolari, ma dal quale può nascere una grande passione.

Per prima cosa, consiglio loro di rivolgersi a una buona scuola di kitesurf, ce ne sono in tantissime località marittime in tutt’Italia. Ci metto la mano sul fuoco: se un bambino prova questo sport se ne innamora al 100%, io stesso, ancora oggi, provo mille emozioni ogni volta. – chiarisce Riccardo – È un mondo molto genuino, è uno sport green che ti insegna il rispetto per l’ambiente, impari tante nozioni legate alla meteorologia e visiti posti bellissimi“.

Riccardo Pianosi
Foto di Totema.tv
Condividi