Premier League, sex party di compleanno per un calciatore: modelle costrette al silenzio

Fa discutere in Gran Bretagna il caso del sex party per il compleanno di un calciatore di Premier League: ragazze costrette a firmare un NDA

SportFair

In Premier League non si parla d’altro. Durante la pausa per le Nazionali, il mondo del calcio inglese è venuto a conoscenza di un gossip a luci rosse che ha monopolizzato l’attenzione di tutti. Il ‘The Sun’ ha rivelato i dettagli di un sex party segreto organizzato da un calciatore di Premier League per il proprio compleanno presso un famoso hotel londinese a 5 stelle.

I dettagli della festa

In un video trapelato si può vedere l’organizzatore che spiega i dettagli sull’organizzazione dell’evento: “quindi ragazzi, è molto semplice. Questo è il retro. Qui gli possiamo arrivare, parcheggiare e l’autista può farci scendere. Qui metteremo la security. Quest’altro è l’ingresso per le ragazze e tutti gli altri. La security farà entrare da qui, dentro faremo firmare il NDA (non-disclosure agreement, contratto di riservatezza, ndr) e ritireremo i telefoni. Da questa parte si accede al party e alle stanze“.

Il racconto di una ragazza

Una ragazza invitata alla festa ha rivelato alcuni dettagli. “Era così pieno di ragazze che andavano e venivano che abbiamo dovuto aspettare nell’area del garage finché gli altri non avessero lasciato le stanze. È stato selvaggio. – ha spiegato – Avevano prenotato diverse stanze grandi. Gli organizzatori facevano salire le ragazze con gli ascensori, una dopo l’altra. C’erano diversi giocatori della Premier League nelle stanze con le ragazze, e alcuni erano a letto insieme. Ovviamente c’era un bar gratuito e tutti si ubriacavano.

Ho sentito che una giovane donna che lavorava nell’hotel è stata coinvolta in una situazione focosa con un giocatore e si è messa nei guai con i suoi capi. – continua – Abbiamo dovuto firmare NDA all’arrivo e consegnare i nostri telefoni. Ci è stato detto che non volevano che filmassimo nulla e lo pubblicassimo sui social. Solo i giocatori potevano tenere i loro telefoni. I giocatori hanno invitato una selezione di ragazze. Nessuno di noi sapeva del luogo finché non ci è stato inviato un video quel giorno. I sorveglianti scendevano, portando altre ragazze di sopra, per poi venire a prendere altre un’ora dopo. Avevamo giurato di mantenere il segreto. All’arrivo in hotel siamo stati perquisiti come se stessimo passando i controlli di sicurezza dell’aeroporto“.

La polemica NDA

L’uso dell’NDA, ovvero un contratto di riservatezza fatto firmare alle ragazze per mantenere il silenzio su quanto sarebbe accaduto di lì a poco durante la festa sfrenata, ha fatto molto discutere.

L’organizzazione benefica Women’s Aid ha dichiarato: “è orrendo per una donna trovarsi di fronte al comportamento intimidatorio di un giocatore di calcio, per cui si sente costretta a firmare un NDA e a cancellare foto e messaggi. Conduciamo una campagna, Football United Against Domestic Violence, che cerca di promuovere relazioni sane, e l’uso del potere finanziario e dello status da parte dei calciatori per intimidire legalmente le donne è un abuso“.

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