In attesa di scoprire chi vincerà il Motomondiale 2023, la seconda metà della stagione della MotoGP ha portato con sè una notizia importante. Il tanto atteso addio di Marc Marquez alla Honda è stato ufficializzato. Il pilota spagnolo, al rientro dopo un lungo periodo fatto di delusioni e infortuni, non ha ‘riconosciuto’ più la sua moto.
La RC213V, sviluppata in sua assenza dal fratello Alex, Crutchlow e Nakagami (piloti con esperienze e stili di guida differenti da Marc), ha fatto qualche passo indietro. Una moto nervosa e complicata da guidare, poco reattiva e imprevedibile all’avantreno. Il gap con le dirette concorrenti è aumentato, Marc Marquez (le volte che ha concluso la gara) non è stato mai competitivo. L’addio era inevitabile per ragioni di competitività.
Il sostituto di Marquez
Johann Zarco e Miguel Oliveira hanno declinato la proposta della Honda, a dirla tutta un po’ esitante, che offriva loro un anno di contratto. Il motivo? Ne riparliamo in seguito. Per sostituire Marc Marquez potrebbe arrivare Fabio Di Giannantonio, forte del podio appena conquistato in Australia e che si è detto volenteroso di cercare una nuova sella per la stagione 2024.
Il ritorno di Marc?
Anche il pilota romano, nel caso in cui dovesse accettare, firmerà per un anno. Come Marquez con il Team Gresini. Il motivo? Un mercato piloti che in ottica 2025 vedrà grossi stravolgimenti e potrebbe riportare proprio Marc Marquez in Honda. Clamoroso? Neanche tanto.
“La Gazzetta dello Sport” riporta alcune voci riguardanti un patto segreto tra la scuderia e il pilota spagnolo (liberato senza penale): un anno distanti, Marc che riprende confidenza con le zone nobili della classifica con una moto più performante, Honda che prova a ridurre il gap e gli presenta una moto rinnovata e competitiva per la stagione successiva. Valutazioni da parte di entrambi ed eventuale stretta di mano. La storia di Marc Marquez in Honda è solo in stand-by?