Per la seconda volta in due GP Pecco Bagnaia dovrà partire dal Q1 nelle qualifiche. Il risultato di un amaro 11° posto nelle FP2 della mattinata odierna nel GP dell’Australia. Q1 che Pecco si sarebbe risparmiato volentieri nell’ottica di evitare, il più possibile, occasioni che possano mettere a repentaglio il suo bottino di punti da qui a fine stagione. Le gare che mancano sono poche, il margine di errore si riduce.
Se in Indonesia la sua era stata una prestazione alquanto opaca, in Australia il pilota Ducati punta il dito contro i colleghi.
Questione di scia
Dopo le FP2, Bagnaia si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “non sono messo così male come in Indonesia. Il mio passo è decisamente buono. I guai sono iniziati nel time attack, montando la morbida al posteriore. Forse sarebbe stato meglio partire subito con la soft per capire il comportamento.
Al secondo tentativo ho notato una decina di piloti temporeggiare come accade in Moto3. Dal mio punto di vista non è ammissibile: siamo in MotoGP e dobbiamo dare l’esempio. Stiamo parlando non di uno o due elementi, ma di dieci piloti che hanno rallentato per cercare la scia. Come sempre, io ero il primo del gruppo e avevo tutti gli altri dietro. Se fossi andato piano, nessuno mi avrebbe passato. L’unica cosa da fare era spingere“.