Fagioli squalificato per il caso scommesse: ecco quanti mesi starà fuori

Nicolò Fagioli ha patteggiato: accordo raggiunto tra il calciatore della Juventus e la Procura di Torino

SportFair

Nicolò Fagioli ha deciso di patteggiare in relazione al caso delle scommesse illegali. Il centrocampista della Juventus è stato travolto dallo scandalo e dovrà rimanere fermo fino al termine della stagione. Il rischio di squalifica superiore ai tre anni ha obbligato il calciatore a raggiungere un accordo con la Procura di Torino: sette mesi di stop, più 5 in prescrizioni alternative.

Lo stesso calciatore si era autodenunciato dopo le prime rivelazioni di Fabrizio Corona. L’ex ‘Re dei Paparazzi’ continua a far tremere il mondo del calcio e nelle prossime ore svelerà i nomi dei nuovi calciatori coinvolti, dei presidenti e degli agenti. Al momento i coinvolti, oltre allo juventino, sono Nicolò Zaniolo dell’Aston Villa, Sandro Tonali del Newcastle e Nicola Zalewski della Roma.

Fagioli Juventus
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Il comunicato

“La Procura Federale ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Nicolò Fagioli a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA.

Riguardo le prescrizioni alternative, Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC.

La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva”.

L’agente di Fagioli

Marco Giordano, agente di Fagioli, ha affrontato l’argomento a ‘La Repubblica’. “Il padre dice che non era a conoscenza di niente e punta il dito su chi cura gli interessi del giocatore. Alcuni piccoli procuratori parlano della mala gestione di agenzie multinazionali. L’unica cosa che posso dire è che il nostro assistito aveva questi problemi pregressi alla firma con noi, la Caa Stellar.

Nicolò è affetto da ludopatia, problema nato quando non eravamo noi gli agenti. Nonostante questo abbiamo deciso di non lasciarlo solo. Quindi altro che mala gestione, lo abbiamo aiutato in tutti i modi. E devo dire che si è comportato in maniera esemplare da quando ha firmato con noi”.

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