Caso scommesse, le nuove rivelazioni: chiavetta, audio e spunta un big dell’Inter

Altri tre nomi citati dalla fonte di Corona ai microfoni de "La Verità": 2 in Serie A, uno è un big dell'Inter

SportFair

Continuano a fioccare nomi, anche piuttosto importanti, legati al caso scommesse. A parlare è Maurizio Petra, l’ormai ‘famoso’ zio dell’ex Inter Antonio Esposito, ai microfoni de “La Verità“. Petra, pregiudicato campano già attenzionato dalla polizia, parla di una chiavetta Usb, in possesso di un avvocato di La Spezia, con dialoghi tra calciatori che parlano di scommesse (nella chiavetta è presente anche un testamento). Fra di essi è presente Zaniolo.

La famosa chiavetta Usb

Dispongo che la chiavetta Usb allegata al presente testamento sia consegnata a cura dell’avvocato M.B. […] alla Procura della Repubblica di Torino per riferimenti al calcio scommesse“, si legge in un foglio autografo. Verrebbe dimostrato come il nipote di Esposito ricoprisse il ruolo di ‘banco’ per le scommesse dei giocatori. Petra ha scritto in chat al nipote: “sei tu che mi hai fatto ascoltare l’audio delle squallide discussioni familiari in cui si parla di soldi, di tradimenti, Rolex e firme sui conti correnti“.

Viene fatta menzione anche di prostitute non pagate e di protettori che, per vendicarsi, avrebbero sequestrato l’auto di un ex attaccante della Roma. Poi Petra rivela il presunto contenuto degli audio: “in uno si sente chiaramente la voce di Antonio e di Zaniolo che conversano, secondo mio nipote, con altri calciatori di Serie A“.

Il contenuto degli audio

Si parla di scommesse, di somme vinte e perse (57.000 euro, 30.000, 6.000). Su specifica domanda di Antonio i presenti rispondono menzionando i nomi di Lamela, Gyasi, Barella, lo stesso Nicolò. Si sente Antonio dire: “state attenti, se vi beccano vi inculano” si legge ancora su “La Verità”. “Mio nipote chiede anche: ‘Ma dove vi mettete a giocare?’. E, non ricordo chi, risponde: ‘Nelle stanze’, senza specificare a quali stanze si riferisse”, riporta ancora la fonte.

Esposito e Zaniolo

Il testimone spiega che il nipote ha raccolto documenti che si trovavano in due telefonini fino al 7 dicembre 2022: lui caricava i file su un pc e poi sulla chiavetta. Petra fa intendere di aver recuperato i file prima della cancellazione.

Antonio mi ha detto che scommetteva per sé e per Nicolò e quando gli ho chiesto se l’amico fosse così stupido da puntare sulla Roma, mi ha mostrato una chat con Nicolò in cui lo stesso lo invitava a giocare su una partita di Coppa Italia dei giallorossi, non ricordo contro chi. Gli ha inviato gli estremi della scommessa e del sito e lo ha invitato a prelevare con il suo (di Zaniolo, ndr) bancomat il denaro contante. Per questo gli ha inviato anche il pin della carta“, viene dichiarato.

La foto e il pestaggio

Petra dichiara che il nipote ha inviato ai familiare una foto in cui ha il volto tumefatto (La Verità parla di un possibile fotomontaggio) e il padre ha denunciato l’aggressione. Si parla anche della madre di Zaniolo Francesca Costa che avrebbe fatto avere delle provvigioni a Esposito. Si parla anche di un appartamento a La Spezia venduto “prima al compagno di sua madre e, poi, dopo cinque mesi, l’ha fatta rivendere agli Zaniolo. Credo che in entrambi i casi il pagamento lo abbia incassato mio nipote“.

Il banco

Secondo Petra, il nipote avrebbe fatto da banco per le scommesse. “Mi ha solo confessato di essersi rovinato per far fronte al pagamento delle vincite perché i giocatori pretendono il pagamento immediato. E per saldare la parte di sua competenza sarebbe stato costretto a mettersi nelle mani degli strozzini accumulando debiti su debiti“, si legge.

Poi mostra il cellulare con un suo messaggio a Esposito: “sappi che possono offrirmi qualsia cifra, ma io non smentirò neanche una virgola! Io non sono mica come te! Loro si sono comprati il tuo silenzio con quattro spiccioli. Cosa pensi che non si sia capita la mossa della tua improvvisa sparizione […]. Hanno sentito puzza di bruciato e ti hanno nascosto per far cadere tutte le responsabilità su di te“.

Il nipote sarebbe nascosto in un paesino sperduto e lontano da Roma e da sua figlia: “sì, all’improvviso, non ha chiamato il padre e la madre per annunciarlo, dalla sera alla mattina è partito. Ci ha contattato la compagna per dirci che era sparito e non sapeva dove fosse. Non le dico la preoccupazione“.

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