Caso Fagioli: un membro dello staff di Allegri può mettere nei guai la Juventus

La Juventus non sapeva delle scommesse di Fagioli? Un membro dello staff di Allegri può mettere nei guai i bianconeri

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Fin dai primi momenti in cui è venuto fuori il nome di Nicolò Fagioli e tutto ciò che ruota intorno al caso scommesse, la Juventus ha preso una posizione netta. Il club bianconero si è detto all’oscuro della situazione, come specificato in un comunicato nel quale si legge: “in merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della FIGC“.

Successivamente, Cristiano Giuntoli ha aggiunto: “siamo dispiaciuti per Fagioli, gli siamo vicini. Avvertimmo illo tempore la Procura Federale, il giocatore con i suoi avvocati si è messo subito a disposizione. Il nostro compito non sarà punirlo, come avverrà, ma dobbiamo rieducare un sistema“.

Fabrizio Corona, colui che ha alzato il velo che copriva la vicenda, ha parlato chiaramente di responsabilità della Juventus che avrebbe saputo delle scommesse di Fagioli e avrebbe taciuto.

All’interno dello staff si sapeva?

Le chat di Nicolò Fagioli, al vaglio degli inquirenti, potrebbero dare ragione al ‘Re dei paparazzi’. Secondo le prime notizie fuoriuscite, nelle conversazioni sarebbe venuto fuori il nome di Leonardo Bonucci, ex capitano della Juventus che, pur non avendo partecipato alle giocate piazzate presso bookmakers illegali, sarebbe stato a conoscenza del ‘vizietto’ del compagno di squadra.

Secondo “La Repubblica”, anche un membro dello staff tecnico di Massimiliano Allegri sarebbe stato a conoscenza del comportamento di Fagioli. Se, dunque, il ‘segreto’ legato alle scommesse non fosse stato poi così ‘segreto’, e questa eventualità potesse essere dimostrata, la posizione dei bianconeri verrebbe messa in forte discussione.

Omessa denuncia

Si profilerebbe così il reato di omessa denuncia, regolamentato dal comma 5 dell’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone a coloro “che siano venuti a conoscenza in qualunque modo” di scommesse piazzate su partite di calcio di “informarne, senza indugio, la Procura federale“. Nel caso in cui venisse confermata l’eventualità che alla Juventus qualcuno fosse stato a conoscenza del comportamento di Fagioli e non lo avrebbe denunciato: “il mancato adempimento di tale obbligo comporta la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15000“.

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