Benedetta Pilato, il rientro è pazzesco: record di Coppa del Mondo e miglior tempo in batteria

Il grande rientro di Benedetta Pilato: miglior crono, terza prestazione italiana all time e primato della manifestazione

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La seconda giornata della terza ed ultima tappa della World Cup, in svolgimento fino a domenica 22 alla Duna Arena, può essere quella decisiva per l’assegnazione dei titoli. Il programma ovviamente si apre con le batterie che regalo tre sorrisi azzurri e qualche piccola delusione.
Subito in cattedra Thomas Ceccon – ieri secondo nei 200 dorso e vincitore di cinque finali, sulle sette cui ha preso parte tra Berlino (100 e 200 dorso e 100 stile libero) e Atene (100 dorso e 100 stile libero, con secondo posto nei 200 dorso) – che stampa il miglior crono nei 100 stile libero e punta successo e grande tempo al pomeriggio.

Il 23enne di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato dal Alberto Burlina, quinto a Mondiali di Fukuoka, dov’è stato oro nei 50 farfalla e argento nei 100 dorso e con la 4×100 sl- nuota un eccellente 48″73, con uno strepitoso passaggio in 23″13 e un ritorno più controllato in 25″60, che vale l’ottava prestazione personale di sempre; alle spalle dell’azzurro il panamericando Dylan Carter in 48″92. Dentro anche il primatista italiano (47″45) Alessandro Miressi – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino e seguito da Antonio Satta – terzo in 48″94. Fuori Lorenzo Zazzeri (Esercito/RN Florentia) undicesimo in 48″39, Manuel Frigo (Fiamme Oro/Team Veneto) dodicesimo in 49″53 e Leonardo Deplano (CC Aniene) tredicesimo in 49″72.

Clamoroso rientro di Benedetta Pilato che si regala nei 100 rana miglior crono, a otto centesimi dal record italiano di Arianna Castiglioni (1’05″67), terza prestazione italiana all time, seconda personale di sempre (best 1’05″70) e primato della manifestazione. La 18enne tarantina e bronzo iridato nei 50 – tesserata per CC Aniene e seguita da settembre da Antonio Satta a Torino – chiude in 1’05″75 (31″12-34″63) e abbassa l’1’05″93 siglato dall’aussie Alia Atkinson nel 2015 a Dubai. Alle sue spalle l’olandese Tes Schouten in 1’06″69.

La delusione arriva dai 50 rana con Nicolò Martinenghi e Federico Poggio eliminati. Il 24enne di Varese, campione europeo e recordman italiano (26″33) – tesserato per CC Aniene e seguito da Marco Pedoja – è ottavo ex aequo in 27″42 come l’olandese Koen De Groet e poi viene squalificato, per tre colpi di gambe a farfalla, nello swin-off. Decimo è Federico Poggio (Fiamme Azzurre/Imolanuoto) in 27″54.

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