Prima sconfitta a Lodz per l’Italia femminile di Volley. Dopo le quattro vittorie consecutive con Corea del Sud, Slovenia, Thailandia e Colombia, l’Italia è stata fermata dagli Usa 1-3 (19-25; 25-23; 21-25; 18-25) nella sfida valida per la quinta giornata della Pool C del Torneo di Qualificazione Olimpica in svolgimento a Lodz.
Con Pietrini recuperata in extremis da un attacco febbrile, l’Italia non è riuscita a tenere il passo delle nordamericane che adesso guidano il girone C che domani potrebbe vivere la sua giornata decisiva quando le ragazze del CT Davide Mazzanti, smaltita la fatica con gli Usa, affronteranno la Germania (alle 20:45 in diretta Tv su Sky Sport Max). In caso di vittoria, l’Italia infatti, potrà poi difendere il secondo posto in classifica nella sfida conclusiva contro le padrone di casa della Polonia (domenica 24 settembre alle 20:30 in diretta Tv su Sky Sport 1) all’Atlas Arena.
La cronaca della partita
Per la delicata sfida con gli Usa, Mazzanti sceglie l’Italia vista nelle prime due sfide del Pre-Olimpico: Bosio in regia con Antropova in diagonale, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Lubian e Danesi al centro, con Fersino libero. Kiraly risponde con la diagonale Carlini-Thompson, Robinson e Larson martelli-ricettori, Rettke e Ogbogu al centro, e Wong-Orantes libero.
Avvio di match combattuto ed equilibrato: Thompson apre le danze seguita da Antropova, Robinson, Sylla, Larson e Pietrini (8-8). Qualche sbavatura in ricezione delle azzurre consente a Thompson e compagne di scavare il primo significativo solco del set (13-18) costringendo Mazzanti al timeout. Neanche il doppio cambio (Nwakalor-Gennari per Bosio-Antropova) sortisce l’effetto sperato con un’Italia che non riesce a frenare le giocate di Thompson, Robinson e Larson brave a portare il team statunitense sul +6 (14-20). Le azzurre provano a reagire grazie anche all’ingresso in campo di una frizzante Villani (per dar fiato nel finale di set a Pietrini) e a qualche guizzo di capitan Sylla (18-21). La rimonta azzurra si infrange però sulle giocate di Thompson e sull’invasione (di piede) finale con cui Lubian concede il primo parziale agli Usa (19-25).
L’inerzia del match non cambia in avvio di secondo set: Antropova apre le danze ma Thompson, Robinson e Larson portano subito gli Usa sul 1-3. Pietrini suona la riscossa mentre inizia a salire di colpi Antropova. L’opposta azzurra prima piazza un gran colpo in diagonale e poi si presenta al servizio sul (6-6) spianando la strada all’allungo azzurro con Lubian in grande spolvero a muro e in attacco (14-9). I timeout di Kiraly non frenano l’impeto di Sylla e compagne che nonostante gli sforzi di Robinson e Larson, volano sul 20-17. Due murate ai danni di Villani e Antropova riportano gli Usa sotto di 2 (21-19) ma prima Danesi e poi un errore al servizio di Ogbogu (sul 23-22) offrono ad Antropova la chance di chiudere il set con un blockout di prepotenza (25-23).
Lo spartito del match torna nelle mani di Thompson e compagne nelle prime fasi del terzo game con Robinson, Larson e la stessa Thompson autrici del forcing a stelle a strisce che costringe l’Italia ad inseguire 4-8. Le azzurre però non mollano trovando con Villani, Antropova e Sylla la forza per riagganciare gli Usa sul 12-12. Poi però le americane riescono a riprendere un break di vantaggio (colpo di classe di Robinson) difeso con le unghie e con i denti dagli assalti di Antropova e Sylla fino al 17-19. Poi però un paio di sbavature offensive vengono pagate a caro prezzo dalle azzurre costrette alla resa quando Kiraly trova in Plummer (per Larson) la risposta giusta per chiudere il terzo parziale 21-25 (con attacco decisivo di Thompson).
Un botta e risposta Danesi-Thompson-Villani apre il terzo set che poi vede gli Usa provare la fuga con Plummer, Thompson e Robinson. Capitan Sylla si incarica però di tenere in scia le azzurre che con Gennari in campo per Bosio riprendono contatto (10-10). Lo sforzo però non trova seguito quando Thompson, Rettke e Plummer piazzano il break del quasi ko che porta le statunitensi sul 13-19. Mazzanti rimette dentro Bosio e si gioca la carta Degradi per Villani ma niente cambia. Gli Stati Uniti chiudono il match con un perentorio 18-25 e volano in testa alla Pool C ad un passo dalla qualificazione a Parigi 24.