Preolimpico Volley femminile: bis Italia, battuta 3-0 la Slovenia

L'Italia batte 3-0 la Slovenia nella seconda gara del preolimpico di volley femminile: bis di vittorie dopo il successo sulla Corea del Sud

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Seconda vittoria consecutiva dell’Italia al Torneo di Qualificazione Olimpica in svolgimento a Lodz. Dopo il netto successo per 3-0 sulla Corea del Sud, le azzurre si sono imposte con lo stesso risultato (25-15; 25-15; ) sulla Slovenia di Marco Bonitta nella sfida valida per la seconda giornata della Pool C del Pre-Olimpico aggiungendo un’altra preziosa vittoria nel cammino verso i Giochi di Parigi 2024.

Come con la Corea del Sud le ragazze del CT Davide Mazzanti hanno proposto una pallavolo solida ed efficace mostrando nuovi, importanti, segnali di crescita in vista degli impegni più importanti in programma in Polonia. Domani l’Italia potrà godere di un giorno di break utile per intensificare il lavoro in palestra in vista delle sfide con Thailandia (19 settembre ore 14:30) e Colombia (20 settembre alle ore 11:30) per poi tuffarsi nel rush finale contro Usa (22 settembre alle ore 20:45), Germania (23 settembre alle ore 20:45) e Polonia (24 settembre alle ore 20:45).

La cronaca della partita

Il sestetto iniziale scelto da Mazzanti per la sfida con la Slovenia non presenta novità rispetto a quello schierato con la Corea del Sud all’esordio: Bosio e Antropova in diagonale, Sylla e Pietrini martelli ricettori, Lubian e Danesi al centro, e Fersino libero. La Slovenia di Bonitta, invece, parte con Najdic in palleggio, Zatkovic opposto, Lorber e Pucelj schiacciatrici, Planinsec e Velikonja al centro, e Mazej libero.

L’avvio del match è equilibrato e combattuto: Danesi alza subito il volume della radio al centro a muro mentre Sylla risponde colpo su colpo alle giocate di Zatkovic e Planinsec (7-7). Sono di Antropova (attacco piazzato) e Bosio (muro perfetto) i colpi del primo break azzurro a cui poi si aggiungono un blockout di Antropova ed un ace beffardo di Danesi che danza sulla rete prima di cadere nel campo sloveno (15-10). Bonitta si rifugia in un timeout dal quale la Slovenia esce ricucendo fino al 15-13 prima di subire una sfuriata in attacco e al servizio firmata da Ekaterina Antropova spalleggiata al centro da Lubian e da una super pipe di Pietrini (20-14). Preso il largo le azzurre chiudono in scioltezza il parziale con un perentorio 25-15.

L’inerzia di fine primo set accompagna anche l’inizio del secondo di Sylla e compagne perfette a muro con Pietrini e Danesi e letali in attacco con Antropova e Sylla per il 10-5 che costringe la Slovenia a ricorrere al timeout. Il gap si allarga ulteriormente quando le azzurre volano continuano a spingere con Pietrini e Sylla e vengono premiate da un lungo consulto al check per un’invasione che contribuisce al 17-10 che manda in fumo le speranze di rimonta slovene. Il set prende definitivamente la via dell’Italia quando anche Antropova mette giù un paio di attacchi di prepotenza che consentono alle azzurre di portarsi sul 2-0 (25-15).

Nel terzo set Mazzanti concede campo a Villani (già dentro nel finale di secondo parziale per Pietrini) per dare respiro a Sylla ma è la Slovenia a partire con il piglio giusto. Siftar indovina tre ace di fila facendo scappare le slovene sul 2-6 e inducendo Mazzanti al timeout. La risposta azzurra porta la firma di Antropova (attacco di forza) e Lubian (a muro) per l’immediato controbreak azzurro (4-6). Le slovene continuano a spingere in attacco e al servizio con Mlakar e Siftar ma l’Italia, break dopo break, aggangia le avversarie grazie ad un attacco di Pietrini, un muro di Bosio ed un ace di Lubian (9-9).

Con un murone di Antropova l’Italia (con Degradi dentro per Pietrini) mette il muso avanti per la prima volta nel set (13-12), ma la Slovenia di Mlakar e Pogacar tiene il passo (16-16). Un turno al servizio di Lubian (con un ace) consente all’Italia di volare sul +3 che da il là alla fuga finale dell’Italia che chiude il match con il risolutivo 25-17 griffato da un paio di attacchi a tutto braccio di Degradi e dal muro finale di Danesi.

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