L’avventura dolceamara degli Europei, il Preolimpico in corso e la Serie A ormai alle porte: la pallavolo ha fatto compagnia agli italiani durante tutta l’estate ed è pronta, come sempre, a regalare grandi emozioni con un’entusiasmante nuova stagione. SportFair ha contattato una grande protagonista del Volley tricolore, Cristina Chirichella, centrale della Igor Gorgonzola Novara, dal 2013 nel giro della Nazionale.
La pallavolista napoletana, classe ’94, si è raccontata ai nostri microfoni a 360° gradi spaziando dall’argomento Nazionale alla nuova stagione di Serie A, dalla sua vita extra-sportiva alle ipotesi sul proprio futuro oltre la pallavolo.
Europei: una schiacciata sulle critiche
Brucia ancora il ko dell’Italia femminile agli Europei. Le azzurre partivano fra le principali candidate alla vittoria, forti di un roster profondo e talentuoso, ma sono rimaste addirittura ai piedi del podio, eliminate in semifinale dalla Turchia (poi vincitrice) e sconfitte dall’Olanda nella finalina per il bronzo.
Una sconfitta che si è portata dietro diverse polemiche, fra le quali, alcune riguardanti le mancate convocazioni di giocatrici di primo piano. Assenze pesanti, fra le quali figura anche quella di Cristina.
“Ho guardato le partite da casa, un po’ con il cuore dolente, è la prima estate che sono dall’altra parte della tv“, ha ammesso Cristina. “Sono stata contenta nel vedere giocare le mie compagne, mi è dispiaciuto tantissimo, invece, per non aver portato a casa una medaglia. Cosa possono aver pagato? Si tratta di un gruppo giovane, forse l’esperienza“.
Alle polemiche post Europeo, Cristina rifila una delle sue schiacciate: “dispiace per le critiche che sono state fatte. Va sempre considerato che quella che gioca è la Nazionale Italiana. L’ho provato anche io, sulla mia pelle, negli anni passati, fa male riceverlo e fa male vederlo da fuori“.
Maglia azzurra, porte aperte
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono l’occasione del riscatto, in particolar modo dopo il disastroso girone di Rio 2016 e il 6° posto di Tokyo 2020. “Anche se il gruppo è diverso, c’è voglia di riscatto. Auguro alle mie compagne di giocare un grande preolimpico e qualificarsi“, ha spiegato Cristina Chirichella che, pur essendo attualmente fuori dal giro azzurro, non ha mai chiuso la porta all’Italia: “si tratta della maglia della Nazionale, entrano in ballo orgoglio, cuore, tutto. Se ci dovesse essere occasione, sicuramente darò la mia disponibilità“.
Rimpianti azzurri?
Recentemente Paolo Maldini, ripercorrendo le tappe della sua carriera leggendaria, ha ammesso che il suo più grande rimpianto è quello di non aver mai vinto il Mondiale rappresentando l’Italia. Abbiamo chiesto a Cristina un parallelismo: non aver mai vinto un Mondiale o una medaglia olimpica con la maglia azzurra rischia, a fine carriera, di diventare un rimpianto?
“Sono un’atleta che dà tutto. La pallavolo non è uno sport individuale ma di squadra, bisogna prendere in considerazione il gruppo e non il singolo. – ha chiarito la pallavolista partenopea – Avremo potuto fare meglio? Sicuramente. Potrà esserci qualche rammarico o rimpianto? Forse, ma penso di aver sempre dato il 100%. Io sono contenta della mia carriera in Nazionale, per il futuro c’è sempre una speranza. Anche solo partecipare alle Olimpiadi è qualcosa di magnifico, competere per una medaglia è difficile, ci sono 12 squadre, il livello è alto e gli errori li paghi cari“.
Pronti per una nuova stagione!
Tra qualche giorno è già tempo di pensare alla nuova stagione di Serie A. Per Cristina Chirichella sarà la 10ª stagione con la maglia di Novara. Cosa dobbiamo aspettarci?
“Stiamo lavorando bene e tanto, nonostante qualche problemino di inizio stagione. Stiamo imparando a conoscerci, siamo emozionate e contente. Con Novara ho iniziato a 19 anni, i nostri obiettivi sono sempre stati di pari passo, c’è stata la voglia di costruire insieme – ha dichiarato – In Italia il campionato è di altissimo livello, non bisogna mai abbassare la soglia dell’attenzione. Sarà una stagione ricca di sorprese, molto lunga fra campionato e coppe, sarà importante gestirsi bene per arrivare fino alla fine“.
Cristina fuori dal campo
Se fin qui abbiamo parlato della Cristina pallavolista, conosciamo un po’ meglio la donna dietro la giocatrice. “Sono una ragazza semplice, mi piace stare all’aria aperta, mi piace la compagnia dei miei amici, amo fare tante cose e farle magari in compagnia del mio cane (Chichi, un bulldog, ndr). Sto studiando per la Laurea Magistrale in Scienze Motorie. Nel tempo libero, poco fra esami e allenamenti, cerco di godermi la mia gioventù che spesso, visti i tanti impegni sportivi, non sono riuscita a vivere a pieno“.
Aspetti che Cristina ha trattato in un libro di recente uscita, edito da Mondadori, dal titolo “Cuore, testa e volontà“. “Ho scritto questo libro non per parlare della mia carriera, ma per raccontare la mia esperienza per arrivare ad avere una carriera pallavolistica. – ha sottolineato – Mi seguono tante giovani ragazze, ho cercato di arrivare al loro cuore, come una sorella maggiore, aiutarle ad affrontare una difficoltà, a prendere una scelta, a non farsi influenzare da persone esterne.
Tanti atleti hanno il dono del talento, ma è la disciplina a renderli campioni. Il cuore è la passione che ti muove, la volontà ti fa spostare anche le montagne, più del talento e del fisico, la testa fa la differenza: sono le tre parole chiave del titolo“.
E dopo la pallavolo?
A 29 anni compiuti, Cristina si approccia alla seconda metà della sua carriera. Di anni da pallavolista ne ha ancora tanti davanti, ma generalmente, a quest’età, gli atleti iniziano a pensare anche a cosa verrà dopo, una volta chiusa la propria carriera sportiva. Cosa farà Cristina dopo la pallavolo?
“Personalmente, vorrei viaggiare tanto. – ha raccontato – Durante i miei mille viaggi da atleta avrei voluto visitare molti più luoghi, spesso quando si è giovani queste cose non si apprezzano tanto. Nel mio futuro vedo tante avventure e magari un lavoro nella medicina sportiva, per il quale sto studiando. Mi piacerebbe aiutare le persone in difficoltà, che vengono da un infortunio, che vogliono ricominciare dopo un trauma. Mi piacerebbe far star bene le persone“.