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Atletica, Zane Weir clamoroso nel peso: 22,44 e secondo italiano di sempre

Zane Weir torna a migliorarsi dopo l’undicesimo posto di Budapest: quarto al mondo quest’anno, quinto europeo alltime

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Lo strepitoso acuto di Zane Weir nel peso, ma anche gli ottimi progressi dei mezzofondisti nei 1500 metri. È una splendida edizione per gli azzurri al 36° Meeting internazionale Città di Padova che vede il lanciatore protagonista di un risultato clamoroso con la sensazionale misura di 22,44 per diventare il secondo italiano di sempre, quinto europeo della storia e quarto al mondo quest’anno, migliorandosi di 29 centimetri.

È una cannonata che scuote lo stadio Colbachini e che ribalta di nuovo le graduatorie stagionali. Al rientro dai Mondiali, il campione europeo indoor trova le prestazioni che gli sono mancate nella finale di Budapest dove si è piazzato all’undicesimo posto con 19,99 dopo il 21,82 della qualificazione. Torna a crescere il 27enne delle Fiamme Gialle che si era portato a 22,15 nell’ultima gara prima della rassegna iridata, a Vicenza l’8 agosto, incrementando il 22,06 del titolo continentale in sala vinto a Istanbul all’inizio di marzo. L’exploit di Weir arriva al secondo tentativo, ma la sua fantastica gara comprende altri due lanci oltre i ventidue metri con 22,22 al terzo (anche questo sopra il precedente personale) e 22,05 in chiusura.

È il miglior lancio all’aperto di un atleta europeo negli ultimi venticinque anni, a meno di mezzo metro dal record italiano di 22,91 stabilito nel 1987 da Alessandro Andrei. “Sono davvero onorato e grato per questo risultato”, commenta Weir. “A Budapest ho imparato che non c’è niente di scontato. Non è stato facile metabolizzare la delusione dei Mondiali, ma questa prestazione mi fa sentire bene. Spero di continuare così e sono curioso di vedere quali sono i limiti del mio potenziale”. Battuto lo statunitense Joe Kovacs, bronzo iridato, che spedisce l’attrezzo a 22,40 realizzando a sua volta una tripletta di misure a +22 (nella serie anche 22,15 e 22,39). Terzo posto di Leonardo Fabbri (Aeronautica) con 21,49 due settimane dopo il magnifico argento con 22,34 ai Mondiali.

Serata memorabile anche per gli azzurri dei 1500 metri. Tra gli uomini conquista il successo Mohad Abdikadar (Aeronautica) che si impone con un eccellente 3:33.79 togliendo quasi un secondo e mezzo in un colpo solo al personale di 3:35.21 ottenuto un paio di mesi fa. Alle sue spalle si migliora anche il primatista italiano indoor Ossama Meslek (Esercito) con 3:33.92, in ascesa rispetto al 3:34.53 di quest’anno. Risultati da piani alti nelle liste nazionali alltime, in terza e quarta posizione, dietro soltanto al record di Gennaro Di Napoli (3:32.78 nel 1990) e al recente 3:33.11 di Pietro Arese ai Mondiali.

Al femminile incanta Nadia Battocletti. La stella del mezzofondo azzurro prevale in 4:03.34 e abbatte il personale anche su questa distanza, con sei secondi di progresso: ora la 23enne trentina è la sesta italiana di sempre. Dopo la finale mondiale al di sotto delle aspettative (sedicesima) nei 5000 metri che l’hanno vista siglare quest’anno il record italiano (14:41.30) la portacolori delle Fiamme Azzurre dimostra di essere ancora in gran forma superando una specialista come Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli) che è seconda con 4:04.10, quinta invece Federica Del Buono (Carabinieri, 4:05.47). Nella gara maschile crescono anche Giovanni Filippi (La Fratellanza 1874 Modena), ottavo con 3:36.14, e il siepista Ala Zoghlami (Fiamme Oro), 14esimo in 3:37.18.

Bella affermazione negli 800 del ventenne Francesco Pernici (Freezone) in 1:45.41, a diciotto centesimi dal personale, davanti allo spagnolo oro europeo Mariano Garcia (1:45.41) e all’altro azzurro Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro, 1:46.02). Non corre nei 100 metri la campionessa mondiale Sha’Carri Richardson per un risentimento ai flessori avvertito al mattino. La statunitense è comunque presente per salutare il pubblico, mentre vince la giamaicana Natasha Morrison in 11.15 (0.0). Nei 400 dello spagnolo Inaki Canal (45.57) c’è il quarto posto di Edoardo Scotti (Carabinieri) in 46.09, tra le donne 50.66 della statunitense Alexis Holmes con le azzurre Alessandra Bonora sesta (Bracco Atletica, 52.85) e Anna Polinari settima (Carabinieri, 53.60), entrambe finaliste con la 4×400 ai Mondiali.

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