Dopo 3 intense settimane di corsa che dalla Spagna hanno portato fino a Parigi, cala il sipario sul Tour de France 2023. Una corsa ricca di emozioni con davvero poche tappe ‘interlocutorie’, caratteristica che conferma l’adagio che vuole una Grande Boucle senza tappe tranquille. Il merito è dei grandi protagonisti delle ruote che ci hanno deliziato con emozionanti battaglie a cronometro, in volata e in salita. Uno spettacolo adatto a ogni palato.
I due rivali della passata edizione non hanno deluso le attese. Jonas Vingegaard ha bissato il successo dello scorso anno dopo aver fatto fuoco e fiamme nel duello con Tadej Pogacar. Il danese ha sofferto le rasoiate dello sloveno in salita, ma si è adattato con il passare delle tappe imparando a rispondere nel modo e nel momento giusto. Il ‘Re Pescatore’ ha messo in crisi il rivale nella cronometro di Combloux, per poi staccarlo definitivamente nella tappa successiva sul Col de Loze.
Un Tour de France nel quale l’Italia si è presentata con il numero minimo di corridori, ma che ha strappato una prestigiosa Maglia a Pois con uno straordinario Giulio Ciccone: erano 31 anni che un ciclista italiano non riusciva nell’impresa, l’ultimo fu Claudio Chiappucci nel 1992.
Oggi la tappa conclusiva, da Saint Quentin en Yvelines a Parigi, con gli ultimi 70 km corsi nel consueto circuito che porta fino ai Campi Elisi. L’ultimo successo di tappa è andato a Jordi Meeus in volata davanti a Jasper Philipsen, autentico dominatore in volata con 4 successi nell’edizione 2023 della Grande Boucle. L’ultima, inaspettata, emozione. E adesso sì, il Tour de France è davvero finito: au revoir al prossimo anno!