Il mondo del wrestling piange la morte di Hossein Khosrow Ali Vaziri, meglio conosciuto come The Iron Sheik. Lo sceicco del terrore, uno dei wrestler più iconici e importanti della storia della WWE si è spento all’età di 81 anni.
La notizia della morte è arrivata tramite il suo profilo Twitter da parte dei familiari: “oggi ci riuniamo con il cuore pesante per dire addio a una vera leggenda, una forza della natura e una figura iconica che ha lasciato un segno incredibile nel mondo del wrestling professionistico. È con grande tristezza che condividiamo la notizia della scomparsa di The Iron Sheik, ma ci consola anche sapere che ha lasciato questo mondo pacificamente, lasciando dietro di sé un’eredità che durerà per le generazioni a venire“.
La faida con Hulk Hogan
Se i ‘buoni’ hanno il compito di far sognare i tifosi, i ‘cattivi’ devono farsi odiare e The Iron Sheik ci riusciva benissimo, seppur i fan lo apprezzassero molto al di là del binomio face-heel. Nato a Teheran e con un passato nella squadra olimpica irachena di lotta greco-romana (Olimpiadi 1968), si trasferì successivamente negli USA entrando in WWE.
Il suo personaggio rappresentava uno sceicco iracheno cattivo e senza scrupoli, arrivato addirittura a vincere l’ambito titolo WWF strappato a Bob Backlund, uno sgarbo in terra americana in un periodo storico in cui fra USA e Iraq non correva buon sangue. Temutissima la sua mossa finale, la Camel Clutch, con la quale sottometteva i nemici.
Storica la sua rivalità con Hulk Hogan, paladino del bene e volto del wrestling made in USA per eccellenza. Hogan non sarebbe stato tale senza la spinta di The Iron Sheik: il primo titolo vinto dall’Hulkamania arrivò proprio contro il wrestler asiatico il 23 gennaio 1984 al Madison Square Garden. Altra faida degna di nota quella contro un altro grande rappresentante del wrestling a stelle e strisce, Sgt. Slaughter che, dopo il ritiro, lo introdusse nella meritata Hall of Fame.