Verstappen veloce anche sull’acqua: a 100 km/h fra le onde di Barcellona

In vista del Gp di Barcellona, città teatro anche della 37ª America's Cup, Verstappen affronta le onde con Alinghi Red Bull Racing

SportFair

Alinghi Red Bull Racing ha accolto Max Verstappen nella base del team a Barcellona per dare un’occhiata dietro le quinte ai preparativi del challenger svizzero per la 37ª America’s Cup. Il pilota due volte campione del mondo si trova infatti nella città spagnola in vista del Gran Premio di Spagna di questo fine settimana, dove spera di conquistare la settima vittoria per il suo team nelle prime sette gare del campionato 2023.

Spesso definite come la F1 dei mari, le barche dell’America’s Cup, che volano sulle onde con i foil sotto la superficie, sono all’avanguardia nella tecnologia aerodinamica e dei materiali, proprio come la vincente RB19 dell’Oracle Red Bull Racing.

Il pilota olandese ha avuto modo di conoscere l’alta tecnologia di Alinghi Red Bull Racing grazie a una visita approfondita nel quartier generale di Barcellona, incontrando i progettisti e i membri dell’equipaggio e prendendo parte ad una sessione al simulatore della squadra svizzera in compagnia dello skipper Arnaud Psarofaghis.
L’esperienza di Max nell’America’s Cup non è stata però solo virtuale: il pilota ha avuto anche la possibilità di cavalcare le onde del Mediterraneo ad una velocità di 100 km/h a bordo della Chase Boat del team, per avere un’idea di cosa significhi davvero gareggiare nell’America’s Cup.

Ho trascorso una giornata fantastica con Alinghi Red Bull Racing e lo skipper Arnaud Psarofaghis“, – ha dichiarato l’attuale leader del mondiale – “Mi hanno portato in barca per vedere da vicino cosa fa il team e mi è piaciuto molto. È stato bello ascoltare le informazioni del team e approfondire l’aspetto tecnico, è affascinante capirne un po’ di più. Sia la F1 che la vela si basano sulla comunicazione e sul lavoro di squadra. Quando sono in macchina comunico con tante persone per far funzionare tutto durante un week end di gara ed è lo stesso qui con un equipaggio di 8 elementi. È tutta una questione di comunicazione e di lavoro di squadra per ottenere il miglior risultato possibile. Inoltre, nel fine settimana potrebbe piovere e, visto che sono già stato in acqua, potrebbe aiutarmi!“.

Per lo skipper di Alinghi Red Bull Racing, Arnaud Psarofaghis, l’incontro con Max è stata un’occasione unica per ascoltare un campione con un’esperienza simile a quella di uno sport che premia la precisione, la preparazione e la perfetta combinazione di tecnologia e impegno.

È stato fantastico avere l’opportunità di interfacciarmi con uno che come Max è al top nel suo campo” – ha aggiunto lo skipper di Alinghi Red Bull Racing – “Abbiamo molto da imparare dal suo modo di affrontare l’alta tecnologia e le gare sotto pressione. Se si fa un paragone tra la F1 e la nostra barca, Max è solo nella sua auto e deve prendere decisioni rapide da solo sul tracciato. Sulla nostra imbarcazione invece siamo otto persone nel pozzetto, dobbiamo comunicare tra di noi ed essere perfettamente coordinati per ottenere risultati. Dopo aver accolto Max qui, non vedo l’ora di andare al Gran Premio di domenica per fare il tifo per lui!”.

Il Chief Technical Officer di Oracle Red Bull Racing e Red Bull Advanced Technologies, Adrian Newey, il leggendario progettista di F1, si è unito a Max per la visita alla base di Barcellona del Challenger svizzero per vedere come il team sta procedendo con lo sviluppo della barca AC75.

Quella di oggi è stata un’esperienza brillante” – ha dichiarato Adrian Newey – “C’è un tale parallelismo tra la F1 e ciò che sta accadendo all’Alinghi Red Bull Racing, poiché tutti i sistemi sono ampiamente simili al nostro mondo: aerodinamica, idrodinamica e materiali compositi leggeri. E poi c’è la sinergia tra uomo e macchina. C’è molto da imparare per noi e questo si vede, visto che la collaborazione tra le due aziende sta dando i suoi frutti. I nostri ragazzi si divertono a lavorare con loro e credo che Alinghi Red Bull Racing trovi utile il nostro contributo. Mi è piaciuto molto vedere come oggi questo si sia concretizzato e non vedo l’ora di continuare a lavorare insieme in vista della 37a America’s Cup“.

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