Caso Valsecchi-Bobbi, parla Christine: lezione clamorosa ai bigotti del politically correct

Christine Zonca, la ragazza del 'bel pacchetto di aggiornamenti', interviene in difesa di Davide Valsecchi e Matteo Bobbi

SportFair

Un bel pacchetto di aggiornamenti“. In Formula 1 ormai non si parla d’altro. E no, non si tratta delle migliorie apportate sulle monoposto ma della frase che ha fatto piombare nella bufera Davide Valsecchi e Matteo Bobbi.

Il siparietto durante il post gara del Gp di Spagna, nel quale i due hanno posto l’attenzione sul lato B di una ragazza alle loro spalle, strappando anche una risata alla collega Federica Masolin che li ha ‘riportati all’ordine’, è diventato virale sui social generando l’indignazione di molti. Sky, secondo quanto si legge su diverse testate giornalistiche, potrebbe addirittura sospendere il duo per un Gp.

Fra chi sottolinea la natura scherzosa del momento e chi si indigna arrivando a parlare di molestie, nessuno si è chiesto cosa ne pensasse la diretta interessata, la ragazza bionda diventata ‘famosa’ suo malgrado.

La lezione di Christine

Christine Zonca in realtà era già famosa. Di professione fa il pilota di rally, è di origini italo-spagnole ed è intervenuta personalmente sul caso, intervistata da MOW.

Mi dispiace molto che si sia scatenato tutto questo caso – ha spiegato – conosco bene Davide e Matteo e quando ho scoperto che cosa fosse successo li ho sentiti personalmente perché mi dispiace tantissimo che sia scoppiata una bomba per un semplice complimento“.

La ragazza ha sottolineato di non sentirsi offesa per l’accaduto. “No, assolutamente. Hanno fatto una battuta innocua e genuina, un complimento educato. E parlo anche per l’altra ragazza inquadrata: nessuna di noi due si è sentita offesa da questa storia“.

Addirittura Christine si è detta sconvolta alla notizia della possibile sospensione: “quando ho sentito che forse li sospenderanno per un Gran Premio ho pensato fosse davvero assurdo: ci sono problemi veri per le donne nel motorsport, io che vivo questo ambiente come pilota lo so bene, e se questa indignazione si concentrasse su altro forse andremmo davvero avanti“. Una lezione importante ai bigotti del politically correct.

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