La tappa più dura del Giro d’Italia 2023 passa in archivio fra luci e ombre. Ci si aspettava fuoco e fiamme tra i big di classifica, ma gli attacchi sono arrivati solo nei 2 km finali. Calma piatta sulle salite precedenti con, ad esempio, il mitico Passo Giau attraversato senza grossi scossoni: una passività che ha fatto da contrasto alle bellezze naturali del paesaggio.
Repentino cambio climatico sul Passo Tre Croci con la pioggia tornata a fare capolino sui ciclisti. Lo spettacolo arriva solo nel finale, sulle Tre Cime di Lavaredo. Almeida è il primo a muoversi, ma Thomas e Roglic lo riprendono subito, fra i migliori resta anche Caruso.
Quando l’iniziativa la prende Thomas invece, è solo Roglic a rispondere. Accumula 59 secondi complessivi Almeida che non riesce a rispondere. Non lo fa neanche Caruso che però scavalca Dunbar (in difficoltà per la prima volta in un ottimo Giro) per la quarta posizione. Nello sprint finale Roglic prende 3 secondi a Thomas e abbassa a 26” il distacco dalla maglia rosa.
Il successo di tappa va all’ottimo Santiago Buitrago, scalatore colombiano della Bahrain Victorious, è la ‘vittoria della carriera’ per lui.
Classifica generale
- Geraint Thomas 81H55’47”
- Primoz Roglic 26”
- Joao Pedro Almeida 59”
- Damiano Caruso 4’11”
- Edward Dunbar 4’53”
- Thibaut Pinot 5’10”
- Thumen Arensman 5’13”
- Lennard Kamna 5’54”
- Andreas Leknessund 6’08”
- Laurens De Plus 7’30”