Il nuovo format e l’aggressività di Marquez, Lorenzo sicuro: “non cambierà”

Jorge Lorenzo ha le idee chiare sul format delle gare sprint e sul comportamento di Marc Marquez in pista: il parere dell'ex pilota maiorchino

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La stagione 2023 di MotoGP è inziata col botto. I primi due Gran Premi dell’anno hanno regalato intense emozioni e puro spettacolo e non è di certo mancata l’adrenalina.

Nelle prime due gare della stagione si ono vissuti anche momenti di spavento e preoccupazione, con diverse cadute, più e meno pericolose. In Argentina sono state tante le assenze, ma il nuovo format piace.

Il parere di Jorge Lorenzo

Anche Jorge Lorenzo si è epresso a favore delle Gare Sprint. Il maiorchino ha parlato dell’inizio di stagione a El Larguero, sulla radio spagnola CadenaSer: “ci sono stati almeno 6-7 piloti in lizza per la vittoria in entrambe le occasioni, le gare sono state bellissime ed emozionanti, perché appunto tanti piloti con la metà dei giri da percorrere possono sognare il podio o la vittoria. Questo comporta, però, tanti rischi che sono semplicemente raddoppiati per tutti rispetto ad un anno fa“, ha affermato.

Lorenzo ha parlato anche della necessità di un cambiamento nelle sanzioni con questo nuovo format: “con gare così corte e compatte è altamente probabile che tanti piloti possano lottare fino all’ultima curva dell’ultimo giro per risultati prestigiosi. Per questo dai Commissari devono arrivare sanzioni severe per evitare che si esageri troppo a livello di aggressività”.

Infine non è mancato un commento su Marc Marquez, autore di una manovra azzardata in Portogallo, costata cara allo spagnolo stesso e a Miguel Oliveira, costretti ad uno stop per infortunio.

“Marquez corre per vincere sempre e si prende tutti i rischi possibili. Che la moto sia competitiva o meno, che la pista gli piaccia o no, cerca sempre di ottenere il massimo. Questo comporta talvolta delle cadute, e quando è solo lui il pilota coinvolto le conseguenze sono solo per il suo fisico, mentre quando coinvolge altri piloti allora è in quelle occasioni che la Direzione Gara deve intervenire con fermezza per difendere i piloti. Nella vita non si può ottenere tutto, ovvero avere un Marquez aggressivo e spettacolare e che questo non porti a delle cadute. Sarà lui eventualmente a comprendere che magari a volte è meglio accontentarsi di qualche vittoria in meno e qualche punto in più al posto di uno zero. Ma saranno eventualmente delle limature alla sua natura, ormai ha 30 anni e non cambierà”,  ha aggiunto Lorenzo.

Sulla sanzione a Marquez e l’appello presentato da Honda, il maiorchino ha concluso: “Honda dovrebbe vincere l’appello, perché quello che è scritto è scritto. Un regolamento non si può cambiare. L’essere giusto o ingiusto è una cosa, ma il regolamento scritto si può cambiare solo dopo che è trascorso un certo tempo. Questo cambiamento non è giusto per Marc, anche se forse non lo è per gli altri piloti colpiti dalla caduta”.

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