L’intervista della vergogna, rivista tedesca presa d’assalto: le prime, false, parole di Schumacher

Una rivista tedesca pubblica un'intervista a Michael Schumacher, la prima dopo l'incidente. Ma è tutto opera di un programma di intelligenza artificiale

SportFair

Sono passati quasi 10 anni da quel terribile 29 dicembre 2013, giorno in cui Michael Schumacher è stato protagonista di un terribile incidente sugli sci sulle piste di Meribel. L’ex campione di Formula 1 ha trascorso tre mesi in ospedale per poi poter tornare a casa, dopo aver subito una lesione traumatica al cervello.

Non sono mai trapelate informazioni certe sulle condizioni di Schumacher e questo ha scatenato diverse indiscrezioni e segnalazioni. Secondo alcuni sarebbe in stato vegetativo, per altri invece è svelgio e in grado di parlare.

A far parlare del pilota tedesco è adesso un’intervista vergognosa pubblicata sul giornale Die Aktuelle. La pubblicazione ha suscitato indignazione tra i fan e non solo.

La rivista, datata 15 aprile 2023, presentava un sorridente Schumacher in copertina e affermava di includere la prima intervista della star dopo il suo incidente. Successivamente è stato rivelato che l’inquietante “intervista” era falsa: le presunte citazioni dell’ex conducente erano state create tramite un programma di intelligenza artificiale.

L’articolo, intitolato “La mia vita è completamente cambiata“, descriveva in dettaglio i sentimenti di “Schumacher” riguardo all’incidente, ai suoi figli e al suo futuro. La copertina recitava “World feeling” mentre sotto diceva “suona ingannevolmente reale“.

Le presunte citazioni di Schumacher dicevano: “la mia vita è completamente cambiata da [l’incidente]. È stato un periodo orribile per mia moglie, i miei figli e tutta la famiglia”.

Sono stato ferito così gravemente che sono rimasto per mesi in una specie di coma artificiale, perché altrimenti il ​​mio corpo non avrebbe potuto affrontare tutto. Ho passato un periodo difficile ma il team dell’ospedale è riuscito a riportarmi dalla mia famiglia“, si legge ancora nelle vergognose risposte create dal programma di intelligenza artificiale.

Alla fine, l’articolo conclude che l’intervista è in realtà il risultato di un chatbot AI chiamato Character.ai e la rivista non ha parlato con Schumacher o con nessuno della sua famiglia.

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