Ottenuta la qualificazione alla Superfinal di Los Angeles (30 giugno – 2 luglio) il Settebello chiude primo il gruppo A dei preliminari di World Cup battendo gli Usa, già qualificati, con una cinquina ancora di super Di Somma mvp del torneo. Percorso netto cinque su cinque e primato del girone A. Ottima la difesa che prende 17 espulsioni con quattro rigori e stoppa nove inferiorità numeriche.
Ora un quarto di finale più morbido con le squadre che spareggiano dalla seconda fascia (verosimilmente Germania e Romania). Con sette reti il mancino della Pro Recco Zalanki regala un’isperata qualificazione all’Ungheria che batte 13-10 la Croazia, fuori dalle finals. Nel gruppo B comandano i campioni del mondo della Spagna, davanti a Grecia e Serbia (parimerito ma gli ellenici secondi per lo scontro diretto).
La cronaca
Mezzo giro e gli Usa passano: Echenique commette fallo da rigore che Daube realizza spiazzando Del Lungo (0-1). L’Italia sbaglia un extraman con Marziali, ma la difesa è solida con il pressing alternato alla zona. A un minuto e mezzo dal termine l’assist del Chalo Echenique è perfetto e premia l’inserimento di Di Somma che spinge in tap in il pareggio (1-1). Secondo inserimento veloce di Condemi e cinque metri obbligatorio per fallo di Abramson sull’attaccante siracusano.
Dolce spara al centro e Weinberg stoppa il cinque metri. Cupido, l’italoamericano nato a Genova, riporta in vantaggio i suoi, con l’alzo e tiro d’autore (1-2). Del Lungo è strepitoso su Stevenson a tu per tu con il capitano azzurro, e allora a metà tempo si scalda Renzuto che arma il braccio e da posizione due infila la porta americana (2-2). Di Somma fa fallo grave su Hallock e Daube spara sulla traversa il rigore. l’Italia alza i giri e Di Somma timbra la prima superiorità subito imitato da Hallock con una gira da favola (3-3).
Negli ultimi due minuti però è show time 7bello: prima Del Lungo imbecca Echenique in controfuga (4-3), poi l’italoargentino di Rosario rifinisce una splendida azione con il pallone che passa da un lato all’altro e trova le mani calde di Renzuto che dà il primo doppio vantaggio (5-3). Alla ripresa la musica è la stessa: stavolta tocca a Di Somma che dalla sua mattonella infila la tripletta e il nuovo massimo vantaggio (6-3). L’America si scioglie: Di Somma in versione toro scatenato si ripete stavolta dal lato cattivo: il gancio da poker è sempre letale (7-3).
Gli Usa si bloccano, sbagliano il quinto extraman e una doppia superiorità incredibile. Marziali prende fallo grave e l’Italia gioca da favola il pallone che arriva a Dolce che da due passi imbuca l’8-3. Condemi commette fallo da rigore ancora su Hallock e gli americani si sbloccano dopo 8 minuti col “napoletano” del Posillipo Stevenson dai 5 metri (4-8). Gli stessi metri che iscrivono Di Fulvio a referto per il + 5 in chiusura di terzo tempo (9-4). Ferrero la sblocca subito con la bella girata da centro dopo trenta secondi (10-4), Del Lungo para un rigore a Irving, il Panda Bruni fa una magia in controfuga (tiro a schizzo no look) e l’Italia va a +7.
Hallock trasforma la seconda superiorità, Marziali fa la voce grossa dal centro (12-5). Gli avversari sul meno sette si scuotono e trovano con Ehrhardt (+), mancino Abramson e Woodhead il lento recupero (8-12). Marziali (bis) e Hallock (tris) in extraman, Di Somma (cinquina) in più, Ferrero (bis) su rigore, Abramson (bis) e Presciutti i più allo scadere chiudono il bel match da 26 reti, 16-10 il risultato per gli azzurri.