Mondiali di curling, tre vittorie in 5 partite per l’Italia femminile

Nella terza giornata della rassegna iridata, le azzurre del crulgin partono perdendo col Canada. In serata la vittoria sulla Nuova Zelanda all'extra end

SportFair

A Sandviken (Svezia) si è vissuta la terza giornata dei Mondiali femminili di curling. L’Italia, che tra sabato e domenica ha raccolto due vittorie e patito una sconfitta, è tornata sul ghiaccio per cimentarsi nella sua quarta e quinta partita.

In mattinata Stefania Constantini (Fiamme Oro), Marta Lo Deserto (Fiamme Gialle), Angela Romei (Fiamme Gialle) e Giulia Zardini Lacedelli (Curling Club Dolomiti) hanno sfidato il Canada della skip Kerri Einarson. L’incontro è cominciato con grande equilibrio. Difatti, dopo tre end il punteggio era di 1-1. Le nordamericane hanno rubato la mano nel quarto parziale, ma le azzurre hanno pareggiato sul 2-2 al giro di boa.

Successivamente, le canadesi hanno preso il sopravvento. Dopo aver marcato due punti nel sesto end, hanno costretto le italiane alla mano nulla nel settimo parziale e sono riuscite a rubare l’end nell’ottavo. Sotto 2-5, l’Italia si è trovata in una situazione complicatissima ed è alfine capitolata 2-7.

In serata il quartetto azzurro ha invece affrontato la Nuova Zelanda della skip Jessica Smith. La partenza è stata buona, poiché prima sono entrati due punti nel secondo parziale e poi le avversarie si sono viste costrette ad accontentarsi di accorciare le distanze nel quarto end. Cionondimeno, una mano rubata da parte delle neozelandesi ha fatto sì che si arrivasse a metà partita in equilibrio assoluto (2-2).

L’Italia ha saputo alzare l’asticella. Dopo essere tornata avanti nel sesto end, la svolta è apparsa giungere nel settimo parziale, dove Constantini e compagne hanno rubato una mano da due punti, issandosi sul 5-2. Le azzurre hanno limitato i danni nell’ottavo end, dopo il quale sono rimaste avanti 5-3. Sembrava fatta, ma le italiane hanno subito due mani rubate consecutive che hanno trascinato la sfida all’extra end. Qui, viceversa, è stato sfruttato il vantaggio dell’ultimo stone. In questo modo si è acciuffata una sofferta vittoria per 6-5, la terza in cinque partite.

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