Si riscrive la storia a Sandviken. Mai, prima d’oggi, una squadra femminile azzurra aveva vinto 6 partite nell’arco di un’edizione dei Campionati Mondiali. L’accesso ai play-off è un obiettivo concreto.
La quinta giornata dei Mondiali femminili di curling ha visto l’Italia raggiungere un traguardo sensazionale. Per la prima volta una squadra azzurra ha vinto 6 partite nella stessa edizione della rassegna iridata.
Il significativo adempimento si è compiuto nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, quando il quartetto composto da Stefania Constantini (Fiamme Oro), Marta Lo Deserto (Fiamme Gialle), Angela Romei (Fiamme Gialle) e Giulia Zardini Lacedelli (Curling Club Dolomiti) ha sconfitto il Giappone della skip Satsuki Fujisawa. Un successo arrivato in maniera convincente, poiché dopo il perdurante equilibrio durato sei end, l’Italia ha preso il largo nella fase decisiva dell’incontro, imponendosi con il punteggio di 7-3.
Dunque la compagine guidata in loco dal direttore tecnico Claudio Pescia e dall’allenatrice Violetta Caldart, della quale fa parte anche Camilla Gilberti (C.C. Lago Santo) nel ruolo di riserva, ha scritto la storia perché, comunque vada, quello di Sandviken 2023 passerà agli archivi come il Mondiale con il maggior numero di partite vinte. Peraltro, mai era capitato di vedere una squadra azzurra imporsi in quattro incontri di fila. L’affermazione contro il Giappone ha, infatti, fatto seguito quelle incamerate tra lunedì e martedì contro Nuova Zelanda, Danimarca e Scozia.
In serata, l’Italia è tornata sul ghiaccio per affrontare la fortissima Svizzera della skip Silvana Tirinzoni, vincitrice degli ultimi tre titoli iridati. Le elvetiche si sono rese protagoniste di una partita pressoché perfetta. Le azzurre non hanno quindi potuto fare altro che inchinarsi, cedendo 3-9.
In ogni caso, il record di 6 vittorie e 3 sconfitte rende fattibile l’accesso ai play-off, ai quali parteciperanno le prime sei del round robin. La classifica resta “corta”, ma l’Italia è pienamente in corsa per avanzare alla fase a eliminazione diretta.