Claudio Stecchi show, eguagliato il record di Gibilisco! E Leonardo Fabbri non si ferma più

Strepitoso Claudio Stecchi a Liévin: record italiano indoor dell’asta, eguagliata con 5,82 la misura di Giuseppe Gibilisco

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Impresa di Claudio Stecchi a Liévin: record italiano indoor dell’asta, eguagliata con 5,82 (alla prima prova) la misura del suo allenatore e mito azzurro Giuseppe Gibilisco dopo 19 anni esatti (15-2-2004 a Donetsk). È lo standard per gli Euroindoor di Istanbul che ora lo attendono dal 2 al 5 marzo. Il fiorentino delle Fiamme Gialle pareggia anche il primato personale all’aperto che aveva realizzato a Chiari in un evento in piazza nel settembre del 2020.

È un risultato atteso per anni, finalmente ottenuto, dopo una stagione, la scorsa, totalmente senza gare, fermo ai box per recuperare dai guai fisici che lo hanno tempestato. Ritrovata la forma migliore il finalista mondiale di Doha 2019 si ripresenta ad altissimi livelli, nel palcoscenico dell’asta dominato da Mondo Duplantis. Dopo il 5,55 di Sabadell, il 5,70 di Lodz e il 5,72 di Torun, in Francia è impeccabile, non sbaglia mai a 5,44, 5,64, 5,73 e poi a 5,82, la misura che cercava con tutte le sue forze per qualificarsi alla rassegna continentale in Turchia.

E la gioia è tutta sua e di coach Gibilisco che nella veste di tecnico è stato il primo sostenitore di questo record. Il campione del mondo di Parigi 2003, bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004, esplode nell’urlo più potente quando Stecchi piazza la misura tanto aspettata. Poi, nell’ideale braccio di ferro tra Claudio e Beppe, c’è spazio anche per tre tentativi (mancati) al record italiano assoluto, posizionando l’asticella a 5,91, un centimetro in più di quanto saltò ‘Gibi’ vent’anni fa nell’indimenticabile notte di Saint-Denis. Stecchi è secondo, battuto soltanto da Duplantis, oggi ad un ‘normale’, per lui, 6,01, prima di abbandonare le gara e rinunciare all’assalto al primato del mondo. Sei metri: il sogno di tutti gli astisti. Quel sogno che stasera è un po’ meno irraggiungibile anche per l’Italia.

Fabbri non si ferma più: 21,53 e vittoria a Belgrado

Questa è consistenza. C’è sempre più fiducia per Leonardo Fabbri che prosegue il proprio momento favorevole con il primato stagionale di 21,53 nel peso e la vittoria a Belgrado: è la terza gara in crescita per il fiorentino dell’Aeronautica dopo il 21,33 di Val-de-Reuil e il 21,49 di Parma, e soprattutto è un successo che rinforza l’ottimismo in vista degli Europei indoor di Istanbul (2-5 marzo) anche perché ottenuto battendo il campione d’Europa di Monaco di Baviera, il croato Filip Mihaljevic (21,42).

Terzo il bosniaco Mesud Pezer (20,91), quarto il serbo Armin Sinancevic (20,81), quinto l’ucraino Roman Kokoshko (20,60) che domenica scorsa aveva lanciato a 21,66. Fabbri (anche un 20,91 e quattro nulli nella sua serie) consolida il quarto posto nelle liste mondiali dell’anno, il terzo in Europa, dietro al ceco Tomas Stanek e al già citato ucraino.

Con la possibilità di dare l’assalto al record italiano indoor domenica agli Assoluti di Ancona nel big match con gli altri azzurri Zane Weir (primatista nazionale al coperto con 21,67) e Nick Ponzio. Quella di oggi, intanto, è la quinta prestazione in carriera, la seconda al coperto, inferiore soltanto al 21,59 di Stoccolma nel 2020 che per due anni è stato record italiano. Nell’asta, 5,10 per Max Mandusic (Fiamme Gialle) e tre errori a 5,30.

“Contento per aver lanciato bene – racconta Leonardo Fabbri – ma anche fiducioso perché credo che ci sia ancora margine. Dopo due stagioni difficili mi sento maturato e l’anno scorso mi è servito per imparare e per crescere. In pedana mi diverto, ogni volta ho sensazioni migliori. Ad Ancona potrebbe venir fuori qualcosa di importante e ci sarà da divertirsi, in una delle gare-clou degli Assoluti con gli altri azzurri Zane Weir e Nick Ponzio. Non vedo l’ora che sia domenica”.

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