Un nuovo colpo di scena ai campionati italiani Indoor, in pista ancora una volta Marcell Jacobs e il campione olimpico è stato di nuovo battuto. Nelle batterie il velocista lombardo è riuscito ad imporsi con il tempo di 6.56, un centesimo meglio di quanto fatto in occasione delle recenti uscite di Lodz e Lievin.
Jacobs si è presentato ad Ancona per riscattare la sconfitta rimediata mercoledì sera in Francia e per preparsi in vista degli Europei Indoor del 2-5 marzo a Istanbul. Il campione olimpico ha regolato Mattia Donola (6.73), Eric Marek (6.75) e Mame Moussa Ndiaye (6.77).
Poi il colpo di scena in finale: Jacobs ha accusato un fastidio, anche una smorfia. A sorpresa vince Ceccarelli. Per Marcell primato stagionale, ma non basta per diventare campione italiano.
La gara e le dichiarazioni
Jacobs e Ceccarelli scattano fianco a fianco, praticamente sulla stessa linea uscendo dai blocchi. È nella fase lanciata, cioè nel momento in cui il miglior Jacobs saluta di solito gli avversari, tra i trenta e i quaranta metri. Oggi è stato Ceccarelli a fare la differenza.
Molto più che incredulo il 23enne di Massa, portacolori dell’Atletica Firenze Marathon, disorientato, ma felice, felicissimo: allo stato attuale è il terzo europeo dell’anno a due settimane dagli Euroindoor di Istanbul.
“Non ci sono parole per descrivere questa emozione, vincere il primo titolo italiano nella finale con il campione olimpico è qualcosa che non si può raccontare. A Marcell Jacobs dico grazie. Non me lo aspettavo, davvero. Sapevamo – dice Ceccarelli riferendosi al tecnico Marco Del Medico – che la forma fisica fosse buona, come dimostrato nelle gare prima dei Tricolori. Ma l’idea di competere con un campione di questo calibro e batterlo, è un qualcosa che non ha paragone.
Un risultato che si costruisce con pazienza e sacrificio, l’atletica non fa regali a nessuno. Sono un ragazzo semplice – dice il 2000 dell’Atletica Firenze Marathon che ha iniziato atletica a 16 anni e dice di essersi appassionato con le gare studentesche, dove andava piuttosto forte nonostante praticasse solo il karate dall’età di sette anni – vivo a Massa e studio Giurisprudenza a Pisa (è iscritto al quinto anno, ndr). Ho iniziato relativamente tardi rispetto a tanti miei colleghi, mi sono sempre emozionato con l’atletica. Ma mai a questi livelli. Uno spettacolo”.
“Devo solo fare tanti complimenti a Samuele Ceccarelli – dice Marcell Jacobs – ha fatto una gara eccellente, lo ha meritato. Gli ho detto di guardare a Istanbul: ci sarà da divertirsi, con quel tempo è da finale. Ovviamente brucia perché è il primo titolo italiano che perdo dopo non so quanti anni, ma non smetterò mai di mettermi in gioco.
Ci sono ancora tante cose tecniche da sistemare – riflette – in batteria era una corsa totalmente diversa. Devo rivedere la finale, ma se ci fosse stato un 100 metri mi sarei fermato. Ero in una condizione di corsa che ha evidenziato un problema da qualche parte, vorrei capire dove: non mi ha permesso di continuare a correre. Dobbiamo lavorare. Dobbiamo rivedere le varie parti e capire dove si trova il problema. Ora in testa ci sono gli Europei indoor, una tappa di passaggio per la stagione outdoor”.