VIDEO DEL GIORNO

Mattia Furlani inizia con il botto: sfiora subito il record U20

Mattia Furlani inizia il 2023 con il botto: subito un ottimo risultato per l'azzurro sulla pedana di Ancona

SportFair

Buon avvio di stagione per Mattia Furlani nel salto in lungo. Sulla pedana di Ancona il nuovo anno del giovane azzurro comincia con la misura di 7,73 al sesto e ultimo tentativo, dopo essere atterrato anche a 7,60 nel secondo turno. Alla prima gara nella categoria juniores, il due volte campione europeo under 18 (alto e lungo) si avvicina subito al record italiano under 20 stabilito nel 2016 da Gabriele Chilà con 7,78, che rimane a soli cinque centimetri, e anche al 7,75 realizzato da Marcell Jacobs nel 2013 in questa fascia di età.

Nella scorsa estate il reatino delle Fiamme Oro ha sbalordito con 8,04 all’aperto vincendo l’oro nella rassegna continentale di Gerusalemme, in una specialità approcciata un anno fa con il doppio 7,47 (che era finora il personale indoor) siglato proprio nel capoluogo marchigiano. Al via il 2023 dell’ottocentista Eloisa Coiro (Fiamme Azzurre) con 53.95 sui 400 metri, a mezzo secondo dal personale timbrato l’anno scorso dalla 22enne romana, campionessa italiana sulla doppia distanza. Nel rettilineo dello sprint in evidenza sui 60 metri l’umbro Junior Tardioli (Educare con il Movimento Foligno), classe 2003, che si porta a 6.71 mentre al femminile vince ancora Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 7.54 dopo il successo di ieri tra gli ostacoli.

Cade un limite giovanile dello sprint a Parma. La 18enne Great Nnachi sfreccia in 6.49 sull’insolita distanza dei 50 metri e firma la migliore prestazione italiana juniores che viene riscritta dopo quasi 42 anni: battuto il 6.50 di Roberta Rabaioli ottenuto a Parigi il 31 gennaio del 1981. Nella scorsa stagione la portacolori del Battaglio Cus Torino, che da pochi mesi ha conseguito la cittadinanza italiana, per due volte ha centrato un’inedita doppietta alle rassegne tricolori di categoria, conquistando oltre ai titoli del salto con l’asta anche quelli di 60 indoor e 100 all’aperto. Alle sue spalle 6.50 della promessa Sandra Milena Ferrari (La Fratellanza 1874 Modena).

Nell’asta prende quota l’allievo Mattia Beda (Corpolibero Athletics Team). A Padova il 16enne veneto supera la misura di 5,00 per aggiungere 17 centimetri al suo primato in un colpo solo. Ora il giovane figlio d’arte (papà Gianfranco è salito a 5,50 in carriera) si proietta al secondo posto nelle liste under 18 italiane di sempre al coperto, dietro al 5,10 di Ivan De Angelis nel 2018. Nella stessa gara, prima volta a 5,00 anche per il decatleta Lorenzo Naidon (Us Quercia Trentingrana).

Un altro progresso per la categoria U18 arriva dal mezzofondo: nei 1500 metri Sofia Sidenius (Bracco Atletica), classe 2006, scende a 4:31.33 diventando la seconda allieva alltime indoor (meglio di lei soltanto Marta Zenoni con 4:16.02 nel 2016) mentre il successo è di Arianna Bella (Atl. Roma Acquacetosa, 4:27.67) davanti a Sofia Giobelli (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco, 4:28.20). Al maschile invece l’allievo Latena Cervone (Uisp Atl. Siena) con 3:57.84 avvicina il personale al coperto (3:57.63) con cui aveva sfiorato l’anno scorso il primato di categoria (3:57.28 nel 2016 di Simone Barontini). Sui 3000 di marcia coglie il personale la non ancora ventenne Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) con 13:20.06.

Test di velocità nel rinnovato PalaDozio a Saronno (Varese) per Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946): l’azzurro dei 400 ostacoli si migliora nei 60 metri con 6.80 in finale dopo il 6.84 della batteria. A sei anni dall’ultima volta il brianzolo torna quindi a cimentarsi sul rettilineo indoor, abbassando nettamente il proprio limite di 6.94.

Debutto stagionale della lanciatrice azzurra Daisy Osakue (Fiamme Gialle): la primatista italiana del disco si mette alla prova nel peso indoor, a Marina di Carrara, con 14,21 al secondo posto nella gara vinta dalla promessa Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino) che si migliora a 14,46.

Nell’impianto di Bergamo in luce le giovani sprinter sui 60 metri con il 7.50 vincente di Eleonora Nervetti (Atl. Piacenza), tricolore dei 100 promesse l’anno scorso, togliendo 14 centesimi al personal best. Ma è notevole anche il 7.59 della 15enne Sofia Regazzi (Bracco Atletica), che in ottobre ha vinto il titolo sugli 80 cadette e all’esordio nella categoria superiore entra subito nella top ten nazionale di sempre tra le allieve, al nono posto. Brilla un’altra atleta classe 2007 nei 60 ostacoli: Elisa Valensin (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), campionessa italiana under 16 dei 300hs nella scorsa stagione, corre la finale in 8.65.

Condividi