Incredibile giornata per il trentino delle Fiamme Gialle, Simone Mocellini, che a 24 anni conquista il primo podio della carriera nella sprint a tecnica classica di Beitostolen, con una gara a dir poco perfetta sin dalle qualificazioni del mattino, quando l’azzurro aveva saputo far segnare il terzo parziale.
Assente Federico Pellegrino, Mocellini sale in cattedra e affronta le fasi finalI come un protagonista consumato, vincendo il suo quarto di finale, venendo ripescato in semifinale e poi chiudendo la gara al secondo posto assoluto, alle spalle del francese Richard Jouve per soli 3 decimi e davanti all’esperto Calle Halfvarsson. Sin qui, in carriera, il trentino non era mai neppure entrato in una semifinale, ma oggi è apparso davvero velocissimo sugli sci e molto sciolto nell’affrontare i massimi calibri delle gare veloci con personalità e convizione.
“Oggi sono partito a tutta e volevo fare il podio – ha detto “Moce”-, perché ho pensato che un’occasione così non mi sarebbe capitata mai più. Devo dire che avevo attorno uno staff che mi ha messo nelle condizioni migliori per far bene e avevo sci molto veloci. Ovviamente c’è anche un’ottima condizione fisica di base. Alla partenza della finale ho pensato quello che mi ha detto il mio allenatore Fulvio Scola e cioè di far finta di essere in Coppa Europa e abbassare così la tensione. Dedico questo podio alla mia famiglia, a tutta la squadra e ai miei compagni”.
La gara femminile è andata all’elvetica Nadine Faendrich, davanti alla norvegese Lotta Weng e alla finlandese Johanna Matintalo. Era uscita ai quarti Caterina Ganz, unica azzurra a conquistare l’accesso alle fasi finali.