Messi-Weghorst, i retroscena: “lo stava già insultando”

Messi e gli insulti a Weghorst: il giornalista che ha intervistato l'argentino rivela importanti retroscena sulla vicenda

SportFair

Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Leo Messi che insulta Weghorst durante un’intervista tv dopo la vittoria ai rigori dell’Argentina contro l’Olanda.

Il calciatore argentino non le ha mandate a dire al suo avversario ed il giornalista che lo ha intervistato ha rivelato interessanti retroscena. Esteban Edul, l’uomo che ha realizzato l’intervista alla Pulce, ha parlato al quotidiano Olè di quanto accaduto.

Il racconto del’intervistatore

Messi stava già insultando Weghorst, anche molto prima che concedesse l’intervista. C’era tantissimo nervosismo e la tensione non era ancora smaltita. Dopo la partita litigavano tutti negli spogliatoi, non solo Messi. Van Dijk discuteva animatamente con Otamendi. Sembrava il postpartita di un classico del campionato argentino. La rabbia di Messi era legata soprattutto a quanto accaduto durante la serie dei calci di rigore. Sosteneva che gli olandesi avessero cercato di ostacolare e innervosire gli argentini prima di ogni esecuzione“, ha dichiarato.

“Weghorst stava aspettando Messi nel tunnel, si è avvicinato e gli ha chiesto la maglia. Evidentemente i due non si sono capiti e Leo ha iniziato a scaldarsi. L’olandese non ha ben realizzato cosa stesse succedendo e si è fermato. E Messi lo ha continuato a insultare perché gliene stava dicendo molte di più anche prima dell’inizio dell’intervista. Lì è stato un po’ più tranquillo ma era evidentemente ancora molto teso. Non mi ha guardato, né ha ascoltato le mie domande. Gli ho chiesto del suo incredibile passaggio per Molina e per tutta risposta mi ha parlato di van Gaal e della Fifa. Ad un certo punto, mentre eravamo in onda, gli ho anche consigliato di restare tranquillo e di calmarsi un po’ perché c’erano tanti ufficiali della FIFA che vedevano e sentivano. E quando si è così nervosi non si sa mai cosa si possa dire e cosa possa succedere”, ha concluso.

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