E’ andato in scena ieri il Gp del Brasile di Formula 1, penultimo appuntamento della stagione 2023. Ad Interlagos non è mancato lo spettacolo: la gara ha avuto il suo primo colpo di scena subito dopo il via, con un contatto tra Magnussen e Ricciardo che ha reso necessario l’intervento della safety car.
Alla ripresa, al 7° giro, Leclerc è finito contro le barriere a seguito di un contatto con Norris, mentre Hamilton e Verstappen sono finiti ruota a ruota, col britannico andato poi fuori pista e l’olandese che ha ricevuto una penalità.
L’atmosfera, però, si è fatta bollente sul finale. A Verstappen è stato chiesto di restare in 7ª posizione, ma l’olandese ha risposto immediatamente con i fatti: ha superato il suo compagno di squadra Perez e nonostante gli ordini di scuderia, che chiedevano al campione del mondo di cedere la posizione, ha tagliato i traguardo davanti al suo compagno.
Ordini di Scuderia Ferrari
In casa Ferrari la vicenda è stata un po’ diversa: Sainz si trovava in terza posizione, certo ormai del podio, mentre Leclerc era quarto, un ottimo risultato dopo l’incidente che lo ha fatto finire contro le barriere.
Il monegasco, pensando al campionato, ha chiesto ripetutatemente via radio la posizione, per ottenere un maggior numero di punti per la lotta al secondo posto iridato con Sergio Perez.
I team radio di Leclerc
A meno due giri dal termine Leclerc ha affermato: “pensate al campionato se le posizioni restano queste“. Poco dopo, ad un giro dal termine: “per favore, pensate al campionato. Conta ogni punto“, ha ribadito il monegasco, ma dal muretto Ferrari si è sentito dire “pensiamo sia troppo rischioso“.
Le spiegazioni del team
Il team di Maranello ha poi spiegato che ha preferito mantenere le posizioni per via della troppa vicinanza di Fernando Alonso: lo spagnolo dell’Alpine, infatti, si trovava alle spalle di Leclerc ed uno scambio sul finale con Sainz avrebbe consentito ad Alonso di avvicinarsi troppo e magari superare i ferraristi.
Invertire le posizioni sarebbe stato rischioso, perché Charles aveva subito dietro di sé Alonso e Verstappen. Ancor più che questo però, sapevamo di essere sotto investigazione per quanto accaduto in regime di Safety Car con Tsunoda. In quell’occasione avevamo ricevuto il via libera dalla direzione gara, perciò eravamo abbastanza tranquilli, ma senza avere ancora ricevuto un verdetto definitivo sull’argomento sarebbe stato rischioso invertire le posizioni, perché una penalità di cinque secondi ad esempio avrebbe potuto far sì che Carlos perdesse più di una posizione. Perciò, per il campionato Costruttori era meglio mantenere le posizioni che i ragazzi avevano maturato in pista”, queste le parole di Mattia Binotto in conferenza stampa.