Zarco criticato in Francia! Dovrebbe aiutare il suo connazionale Quartararo? “Non si può guardare al passaporto quando si corre”

Zarco non teme le critiche: la risposta a chi gli punta il dito contro per non aver aiutato il suo connazionale Quartararo

SportFair

Si è disputato domenica il Gp della Thailandia di MotoGP. Una gara entusiasmante, iniziata in ritardo a causa delle condizioni meteo avverse, al termine della quale ha festeggiatop un eccezionale Oliveira, salito sul gradino più alto del podio davanti a Miller e Bagnaia.

Un doppio podio Ducati che fa sorridere il team di Borgo Panigale: il terzo posto di Bagnaia gli ha consentito di accorciare le distanze dal leader Quartararo, mentre Miller si avvicina sempre più entrando nella corsa al titolo, o comunque al podio iridato.

Ha fatto discutere la scelta di Zarco di non voler attaccare Bagnaia. Un gesto che Ducati ha apprezzato, ma i francesi un po’ meno. Zarco, infatti, è francese proprio come Quartararo, che sta lottando per il titolo e i suoi connazionali vorrebbero vedere un po’ più di gioco di squadra tra piloti dello stesso Paese.

Zarco ha così chiuso la questione: “non si può guardare al passaporto quando si corre. Sono francese e mi piace ovviamente che Fabio possa mantenere il titolo. Non ho una preferenza tra Pecco e Fabio, ma penso che il titolo di Pecco per la Ducati possa essere qualcosa di magico. Sono in una situazione un po’ difficile. Se avessi avuto la possibilità di vincere, ci avrei provato. Ma non c’era questa opzione e credo che i francesi non abbiano motivi per arrabbiarsi con me. Io so com’è andata e ho avuto le mie ragioni per farlo”. 

Sulla differenza con Miller, che seppur compagno di squadra di Pecco ha lottato, chiudendo davanti a lui, Zarco ha affermato:“Jack si stava giocando la vittoria per tutta la gara. Quello che la Ducati ci ha detto è che per una vittoria non si può fermare un pilota, ma per le altre posizioni dobbiamo essere cavalieri e pensare alla squadra. Io avrei voluto vincere, ma un podio in più o in meno non avrebbe fatto differenza per me. La mia posizione in classifica e quella che è, e dunque sono contento per questo risultato. Dall’Igna era entusiasta, sebbene esserlo per aver mancato il podio sia un po’ un sacrilegio. Ma sto bene così. Il mio obiettivo era quello di vincere, per fare un passo avanti in vista del prossimo anno. Ma a tre giri dalla fine avevo un ritardo di tre o quattro secondi dal leader e allora me la sono presa con calma“.

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