Ostacolarono Fernandez nelle qualifiche di Aragon, i due componenti del Max Racing Team licenziati

Licenziati i due componenti del Max Racing Team che ostacolarono Fernandez nelle qualifiche del Gp di Aragon

SportFair

Hanno fatto il giro del web, durante il weekend di gara di Aragon, le immagini dei due meccanici del team Max Racing che ostacolavano Fernandez all’uscita dai box.

Il team ha deciso di prendere seri provvedimenti: i due meccanici, come comunicato in una nota ufficiale oggi, nella domenica di gara della Thailandia, sono stati licenziati.

In seguito all’ingiustificabile episodio, che ha visto protagonisti due componenti dello Sterilgarda Husqvarna Max Racing durante le qualifiche del Gran Premio d’Aragona, comunichiamo di aver concluso anzitempo la collaborazione tra i soggetti interessati ed il nostro Team. I due soggetti in questione, durante le qualifiche 2 del Gran Premio di Aragòn, hanno ostacolato l’uscita dai box del pilota Adriàn Fernàndez, in modo aggressivo e pericoloso. Fin da subito ci siamo attivati per porgere le nostre scuse ad Adriàn Fernàndez ed al Team Tech3 KTM, ma abbiamo anche precisato che avremmo punito in modo incondizionato i responsabili di un tale gesto. Tutto ciò è stato subito ribadito dal nostro Team Owner Max Biaggi. In questi anni di Mondiale il Max Racing Team, con l’appoggio dell’Husqvarna Motorcycles, ha ottenuto grandi risultati in pista. La passione, la dedizione ed il sacrificio, che ognuno ha messo in questi anni, ci hanno imposto di attuare una drastica azione, a tutela dell’immagine di ognuno dei soggetti interessati, a tutela dell’etica dello sport e dell’etica del Max Racing Team“, recita la nota.

Non è mancato un commento di Max Biaggi: “ho seguito e coordinato in prima persona la procedura di messa in mora dei due componenti del mio Team, responsabili dei fatti a danno del pilota Adrian Fernandez, del Team Tech3 KTM. Dopo aver chiesto in via ufficiale agli interessati i chiarimenti e le giustificazioni per quanto occorso, nel rispetto delle prescrizioni contrattuali, siamo giunti allo spiacevole, ma inevitabile epilogo. Come Team, riteniamo di dover separare completamente la nostra strada da chi si macchia di comportamenti antisportivi, oltre che contrari a norme e regolamenti. Un simile gesto non può e non deve restare impunito, né passare sotto silenzio. Il danno di immagine causatoci è incommensurabile”.

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