Booth-Amos picchiato in Thailandia: la FIM licenzia il meccanico che lo aggredì nel 2019

Dura e giusta presa di posizione della FIM: licenziato il meccanico che aggredì Booth Amos in Thailandia nel 2019

SportFair

Durante il weekend di gara della Thailandia ha fatto il giro del web il video shock in cui Booth Amos veniva ripetutamente colpito da un suo meccanico. Le immagini risalgono a qualche anno fa e adesso, l’ex pilota di Moto3, è impegnato nel Supersport.

E’ stato lui stesso a precisare che si trattava di un episodio non recente, raccontando poi altri terribili retroscena sullo staff che lo circondava nel team CIP Greenpower. La FIM, che non accetta questo tipo di comportamento, ha deciso di prendere seri provvedimenti, licenziando così il meccanico in questione.

Pilota di Moto3 picchiato dai meccanici del suo team: il VIDEO finisce sui social, il racconto di Booth-Amos

La nota della FIM: “dichiarazione del Campionato a seguito delle immagini recentemente pubblicate relative a un incidente verificatosi durante il GP di Thailandia 2019, che ha visto una disputa tra un pilota della Moto3 e un membro del suo team, che lo ha aggredito fisicamente. Il video di questo incidente è stato ampiamente condiviso sui social media e le azioni del membro del team in questione hanno suscitato immediate e serie preoccupazioni. La FIM, l’IRTA e Dorna Sports condannano fermamente questo comportamento. Inoltre, si è appreso che la persona in questione continua a lavorare nel paddock ed è ora impiegata da un’altra squadra, che non era a conoscenza di questo incidente. Il team ha deciso di porre fine all’impiego di questo membro dello staff, che non tornerà a lavorare per loro dopo il Gran Premio della Malesia. La FIM, insieme all’IRTA e a Dorna Sports, ritiene che questa sia la decisione corretta e appoggia pienamente l’azione intrapresa dal team nel risolvere il contratto di questa persona. Il comportamento abusivo non deve essere e non sarà tollerato. Tutte le parti continueranno a lavorare per rendere il paddock della MotoGP l’ambiente di lavoro più sicuro possibile”.

Condividi