E’ andato in scena un duello tra Max Verstappen e Charles Leclerc per la vittoria del GP d’Italia a Monza, l’olandese si è confermato in grandissima forma e si avvicina ancora di più alla vittoria del titolo, la Ferrari si è dimostrata in ripresa e in parte ha riscattato le ultime prestazioni molto deludenti. Un grande protagonista della gara è stato Carlos Sainz, lo spagnolo è stato autore di una rimonta da impazzire mentre Perez ha pagato un problema in avvio. Ottima la prova anche di Hamilton.
La gara è stata condizionata dalle penalità: 5 per Max Verstappen, 10 per Perez, 15 per Sainz e Hamilton è partito dal fondo. In partenza Leclerc è riuscito a confermare la testa della gara, poi Russell, Ricciardo e Verstappen. Il campione del mondo in carica inizia a fare sul serio e in pochi giri supera prima Ricciardo e poi Russell.
Leclerc fa il pit stop durante la Virtual Safety car ed è terzo. Verstappen in testa, poi Russell. Il monegasco poi si ferma ancora e monta le rosse: è secondo alle spalle di Verstappen. L’olandese è in netto vantaggio e controlla il distacco con tranquillità.
Nel finale problemi per Ricciardo, entra la Safety Car a 5 giri dal termine. Discutibile la decisione nel finale, la gara si conclude dietro la Safety Car e si scatenano i fischi dei tifosi. Vince Verstappen, poi Leclerc, Russell e Sainz. Quinto Hamilton.
Le dichiarazioni
Verstappen: “è stata una grande gara, avevamo un ritmo eccellente con le gomme e la nostra gestione è stata impeccabile. Peccato non aver ripreso per quanto accaduto con la Safety Car, ma la macchina era fantastica. Primo podio a Monza? Finalmente, abbiamo sfatato anche questo tabù”.
Leclerc: “un finale così è frustrante, speravamo di giocarcela fino alla fine ma non è successo; è un peccato, ho dato tutto, è un buon risultato il secondo posto ma avrei voluto vincere in onore di questi fantastici tifosi”.
Russell: “questo fine settimana è stato molto complesso, posso ritenermi soddisfatto del risultato finale. Abbiamo provato ad adottare una strategia differente dai nostri rivali, non potevamo fare di più”.