Una rete di Perrone a tre minuti dal termine condanna l’Italia nella “finalina” per il terzo posto contro i campioni del mondo in carica. Vicecampioni iridati sempre sotto nel punteggio avevano ricucito per ben due volte il doppio svantaggio durante il match (5-3, 6-4). Partita dai ritmi blandi tra due deluse del torneo. Non brilla l’attacco del Settebello con le bocche di fuoco Di Fulvio e Cannella solo una rete su cinque tentativi. Bene fino a tre quarti gara l’uomo in più iberico. Poi nel quarto tempo l’Italia ha difeso alla grande stoppando quattro extraman avversari consecutivi, segnando il pareggio con Bruni dal centro
Il capolavoro del trentaseienne di Rio De Janeiro naturalizzato spagnolo ha deciso un match con qualche scaramuccia nel finale. Resta ancora a secco l’Italia che aveva sfatato il mese scorso il tabù World league eliminando proprio gli iberici in semifinale, ma che non riesce a schiodarsi dal terzo posto di Budapest 2014. L’ultimo titolo risale a Vienna 1995.
Tabellino Spagna-Italia 7-6
Spagna: Aguirre , Munarriz , Granados 1, Sanahuja 1, De Toro Dominguez , Larumbe 1, Famera 1, Cabanas , Tahull , Perrone 1, Barroso 1, Bustos 1, Lorrio . All. Martin
Italia: Del Lungo , F. Di Fulvio 1, Damonte 2, Iocchi Gratta , A. Fondelli , Cannella 1, Renzuto , N. Presciutti , Bruni L. 1, Alesiani , Dolce 1, Nicosia . All. Campagna
Arbitri: Peris (Cro), Zwart (Ned)
Note: parziali: 3-1, 0-2, 3-1, 1-2. Spettatori 2000 circa. Superiorità numeriche: Spagna 7/13, Italia 2/9 + 1 rigore. Iocchi Gratta uscito per limite di falli a 4.12 nel quarto tempo.