E’ sempre più alta l’attesa in vista del GP d’Italia a Monza, la stagione in Formula 1 è entrata nella fase importante. L’obiettivo della Rossa è quello di riscattare le ultime gare deludenti, sono arrivate tante critiche soprattutto nei confronti del team principal Mattia Binotto. Le dichiarazioni di John Elkann a ‘La Gazzetta dello Sport’ hanno scatenato qualche reazione.
“Fiducia e riconoscenza per il lavoro svolto da Mattia Binotto e dai nostri ingegneri. Ma non c’è dubbio che il lavoro a Maranello, ai box, al muretto e al volante ha bisogno di maturare. Dobbiamo continuare a crescere e questo vale per i meccanici, per gli ingegneri, per i piloti, e ovviamente per tutta la dirigenza, incluso il Team Principal. Lo abbiamo visto sull’affidabilità, sulla guida, sulla strategia… Ci sono ancora troppi errori”, una parte importante dell’intervista.
Mattia Binotto ha risposto: “le parole di supporto nei miei confronti e di quelli della dirigenza Ferrari? Non sono una sorpresa per noi che lavoriamo da dentro il team perché io e il presidente abbiamo un rapporto costante, siamo sempre in contatto, ci confrontiamo su ciò che facciamo. Il suo interesse sul nostro lavoro è continuo. L’intervista conferma ciò che sapevamo già all’interno del Cavallino”.
Commentando la frase di Elkann secondo il quale “da qui al 2026 si tornerà a vincere un mondiale costruttori e uno piloti”, Binotto ha risposto: “l’obiettivo è senz’altro vincere prima di quella data, siamo cresciuti tanto e tornati competitivi, ma consapevoli che ci sono aree dove dobbiamo migliorare e dobbiamo sbagliare di meno. Ma se mi volto indietro e osservo gli ultimi anni, la Ferrari in questa stagione ha fatto un grande balzo in avanti. Per tornare a vincere abbiamo bisogno ancora un po’ di tempo”.