Buon esordio azzurro ai Mondiali U20 di Cali. A Mattia Furlani basta il primo salto per centrare la qualificazione alla finale del salto in lungo, in programma nella serata italiana di domani (alle 23.15): 7,85 (+0.8) la misura del campione d’Europa under 18 che in Colombia sfida atleti di due anni più grandi, nella categoria superiore. La sorpresa del giorno è il 10.25 (+0.2) di Alessio Faggin nei 100 metri, primato personale migliorato di quasi due decimi (aveva 10.44), primo posto nella sua batteria e disco verde per la semifinale di domani, con il secondo crono italiano U20 di sempre al pari di Pavoni e Melluzzo, a un solo decimo dal record di Filippo Tortu (10.15). Avanza in finale Agnese Carcano nei 3000 siepi (10:37.08), promossa in semifinale Martina Canazza negli 800 con 2:08.69. Nella sessione pomeridiana (la serata italiana) in gara anche la staffetta 4×400 mista. Questa la formazione per la batteria: Tommaso Boninti, Zoe Tessarolo, Marco Zunino, Gloria Kabangu.
La tecnica di salto è evoluta rispetto a quella più scolastica di Gerusalemme: i passi in volo hanno preso il posto del veleggiato di nemmeno un mese fa. Mattia Furlani sta trovando sempre più feeling con il salto in lungo, e quando sul display compare il 7,85 (+0.8) che lo porta in finale il 17enne reatino allarga le braccia per mostrare la propria soddisfazione. Missione compiuta con il minimo dello sforzo: non gli serve più di un salto per approdare tra i migliori dodici. Più lontano di lui atterra soltanto il cubano Alejandro Parada al personale di 7,95 (+0.1), mentre resta momentaneamente alle spalle il campione del mondo U20 in carica Erwan Konate (Francia), uomo da 8,12, che indovina al centimetro il 7,80 del pass diretto (+0.8). Via libera con 7,69 (+0.6) per il leader stagionale Johnny Brackins (Usa). Esce di scena invece l’altro azzurro Samuele Baldi: con 7,25 (+0.6) è ventitreesimo.
Forte, sì. Però era difficile immaginarlo a 10.25 nel primo round. Il padovano Alessio Faggin stupisce in batteria nei 100 metri con un progresso di 19 centesimi sul crono realizzato ai Tricolori U20 di Rieti (10.44 controvento). Leggero, reattivo, la messa in moto è di qualità, ma è soprattutto la fase lanciata a meritare applausi: risucchia tutti i rivali (il sudafricano Tshifura 10.36, lo zambiano Sitali 10.38) e si prende il successo parziale nella batteria, firmando il sesto tempo complessivo del primo turno, ai circa mille metri di quota dello stadio Pascual Guerrero. Il passaggio in semifinale non riesce invece all’allievo Eduardo Longobardi che pesca una corsia accanto al più talentuoso del Mondiale, ovvero il primatista del mondo U20 Letsile Tebogo (9.94 a Eugene): lo sprinter del Botswana ipoteca l’oro con il 10.00 del record dei campionati mentre al napoletano che si allena a Ostia non basta il terzo posto in 10.53.