Diamond League: Tamberi quinto a Losanna, il miglior risultato azzurro è di Roberta Bruni

Diamond League di Losanna: Bruni torna a 4,60, quinto Gimbo Tamberi

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Nel meeting di Losanna, undicesima e terzultima tappa della Wanda Diamond League, il miglior risultato in chiave azzurra è di Roberta Bruni. L’astista con il quarto posto si riporta alla misura di 4,60, come non accadeva dal suo record italiano ottenuto con 4,71 un paio di mesi fa, e conquista i punti utili per qualificarsi alle finali del massimo circuito mondiale in programma il 7-8 settembre a Zurigo, mentre vince la slovena Tina Sutej (4,70).

Obiettivo centrato anche da Gianmarco Tamberi che chiude quinto nell’alto con 2,20 prima di tre nulli a 2,24, una settimana dopo lo splendido oro agli Europei, staccando il pass per l’atto conclusivo. Non prende quota la gara e basta proprio un salto a 2,24 per il successo all’ucraino Protsenko che a sorpresa batte anche Mutaz Barshim per minor numero di errori. Ancora alle soglie dei ventuno metri Nick Ponzio: nel peso è settimo con 20,94, si impone Joe Kovacs (22,65) che sconfigge Ryan Crouser. Nei 3000 siepi il marocchino Soufiane El Bakkali prevale in 8:02.45, l’azzurro bronzo europeo Osama Zoghlami finisce decimo in 8:25.63. Serata illuminata dalla miglior prestazione mondiale stagionale sui 1500 metri a firma del norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:29.05) e dai record del meeting realizzati dall’olandese Femke Bol sui 400 metri ostacoli (52.95), dalla burundiana Francine Niyonsaba sui 3000 metri (8:26.80) e dalla portoricana Jasmine Camacho-Quinn sui 100 ostacoli in 12.34 (-0.9). In luce Noah Lyles sui 200 metri vinti in 19.56 (+1.3), la venezuelana Yulimar Rojas nel triplo con 15,31 (-0.2), e il giamaicano Rasheed Broadbell che ha dominato i 110 ostacoli in 12.99 (0.0). Successi per Aleia Hobbs sui 100 donne in 10.87 (0.0), Marileidy Paulino sui 400 metri in 49.87, Neeraj Chopra nel giavellotto (89,08), Andy Diaz nel triplo maschile con 17,67 (-0.6). Nelle gare non Diamond League, 47.68 nei 400 ostacoli dello statunitense Khallifah Rosser e vittoria della francese Renelle Lamote sugli 800 in 1:57.84.

Per Roberta Bruni (Carabinieri) un altro quarto posto in Diamond League dopo quello di Montecarlo (secondo miglior risultato in Diamond League eguagliato), che le garantisce la qualificazione alle finali di Zurigo. Per la primatista italiana un buon 4,60, che rappresenta la quinta prestazione in carriera. Inizio incerto (4,35 al secondo tentativo), poi subito centro a 4,50, e la miglior misura di 4,60 al secondo assalto, anche con discreta luce nella fase di valicamento, prima dei tre errori a 4,70. La vittoria va alla slovena Tina Sutej con 4,70, stessa quota dell’australiana Nina Kennedy, terza la fresca campionessa europea Wilma Murto, grazie al 4,60 realizzato al primo tentativo rispetto all’azzurra. “Esco veramente contenta – le parole di Roberta Bruni – soprattutto per la misura. Ho innalzato la mia media stagionale, era quello che volevo. Ma anche per come ho portato avanti una gara di questo livello, se si pensa che ero terza fino all’ultimo salto, prima di essere superata da chi ha vinto il bronzo mondiale. Questa stagione mi sta regalando tanta gioia e voglio continuare così”.

Non la miglior serata per Gianmarco Tamberi, alla prima gara dopo il secondo titolo europeo all’aperto conquistato a Monaco. L’anconetano delle Fiamme Oro ha superato 2,15 e 2,20 senza problemi, prima di arenarsi sulla misura di 2,24, con un quinto posto che lo qualifica per le finali di Zurigo, dove lo scorso anno si laureò vincitore del circuito, all’indomani dell’oro olimpico di Tokyo. E non vola neppure l’altro oro olimpico Mutaz Barshim, che perde dall’irriducibile ucraino Andriy Protsenko per un peccato veniale a 2,20 (2,24 la miglior misura per entrambi). “Mi dispiace non essere riuscito a regalare grandi misure – dichiara Tamberi – anche se in realtà nessuno ce l’ha fatta stasera. Quando si raggiunge un obiettivo importante, come quello del titolo europeo, tornare è sempre complicato ma quell’oro mi dà tanta sicurezza per l’anno che verrà, dopo una stagione così dura. Contava soprattutto fare abbastanza punti per la finale, e quando ho visto che ero sicuro di entrare ho avuto difficoltà a rimanere bene in gara. Tra pochi giorni ci sarà un passaggio fondamentale della mia vita, il matrimonio del 1° settembre con Chiara, ma a Zurigo voglio arrivare in un’altra condizione fisica e mentale”.

Poco brillante anche Osama Zoghlami, alla prima uscita dopo il bronzo agli Europei: il siciliano è decimo in 8:25.63 nei 3000 siepi dominati dal marocchino Soufiane El Bakkali (8:02.45), davanti all’etiope Amare (8:12.07) e al keniano Bett (8:12.08). Per il mezzofondista dell’Aeronautica una gara di retroguardia in una prova condotta a ritmi molto elevati dai pacemaker, con un paio di posizioni guadagnate nell’ultimo chilometro. “Ci ho voluto provare – commenta l’azzurro – anche se dopo il bronzo europeo nei giorni scorsi ho messo insieme pochi allenamenti. Mi sono detto di buttarmi nella mischia, ero lì fino a metà gara. Non mi aspettavo un tempo così alto, ma la stagione è comunque chiusa al meglio con la medaglia di Monaco”. Settimo Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) nel peso, 20,94 al quarto lancio, mentre davanti si scatena Joe Kovacs (subito al comando con 22,41 e poi 22,65) che infligge una delle rare sconfitte degli ultimi anni a Ryan Crouser (22,05), terzo il neozelandese Jacko Gill (21,70), per una sera migliore del più titolato connazionale Walsh (quinto).

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