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E’ russo ma ha licenza italiana: Artem Severiukhin fa il saluto nazista sul podio durante l’Inno di Mameli e poi si scusa, la FIA indaga | VIDEO

Pilota russo fa il saluto nazista sul podio durante la cerimonia di premiazione di una gara di kart in Portogallo: subito scaricato dalla squadra, la FIA indaga

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Una scena clamorosa sta facendo il giro del mondo, nelle tv e sui social. Artem Severiukhin è finito nella bufera per il suo gesto sul podio durante la cerimonia di premiazione di una gara del campionato europeo di kart andata in scena in Algarve, Portogallo.

Artem, è un pilota russo che corre con patente italiana ed è stato autore di un gesto che sta facendo molto discutere: mentre risuonavano le note dell’Inno di Mameli, il giovane ha fatto un saluto nazista, seguito da una forte risata.

“La FIA conferma di aver avviato un’indagine immediata sulla condotta inaccettabile del signor Artem Severiukhin avvenuta durante la cerimonia del podio per la categoria OK nel Round 1 del Campionato Europeo FIA Karting 2022 al Kartodromo Internacional do Algarve, in Portogallo. La Fia comunicherà a breve gli ulteriori passi che verranno presi in questo caso”, questa la nota della Federazione.

Intanto, il team Ward Racing, ha deciso di interrompere subito la collaborazione col pilota russo: “Ward Racing è profondamente imbarazzato dal comportamento del pilota, che condanna nei termini più forti possibile. Quello di Artem Severiukhin le azioni erano esclusivamente individuali e non rappresentano in alcun modo le opinioni e i valori di Ward Racing. La consideriamo una manifestazione di condotta antisportiva, una violazione inaccettabile del codice etico e della morale sportiva. Sulla base di queste considerazioni, Ward Racing non vede alcuna possibilità di continuare la collaborazione con Artem Severiukhin e procederà alla risoluzione del suo contratto di corsa“, ha spiegato la squadra.

Il 15enne ha poi pubblicato un video su Telegram col quale si è scusato pubblicamente per il suo gesto: “mi voglio scusare con tutti per quanto successo ieri sul podio, ho fatto un gesto che molti hanno percepito come un saluto nazista. Non è vero. Non ho mai supportato il nazismo e lo considero uno dei peggiori crimini dell’umanità. Gareggiavo sotto licenza italiana, con la bandiera italiana. Volevo solo fare il gesto e non so spiegare come sia nato. So di essere colpevole e so di essere stato sciocco e sono pronto ad essere punito, ma per favore credete al fatto che non c’era intenzione nelle mie azioni. Non c’era supporto verso il nazismo o il razzismo. Non c’era il desiderio di offendere spettatori, tifosi, atleti, la squadra né chi stava guardando l’evento. Scusatemi”.

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