Domenica si corre la Parigi-Roubaix 2022 ed è impossibile non pensare a Sonny Colbrelli e alla storica impresa dello scorso anno. Il corridore italiano guarderà la gara da casa con un pizzico di malinconia, ma felice, insieme alla sua famiglia, nonostante il problema al cuore che adesso lo lascia in bilico.
Colbrelli ha accusato un malore qualche settimana fa dopo una volata al Giro di Catalogna. A causa di quell’arresto cardiaco è stato necessario l’inserimento di un defibrillatore sottocutaneo, così come accaduto ad Eriksen. Così come il calciatore danese, adesso nemmeno Colbrelli può correre in Italia, poichè le leggi del nostro Paese vietano di fare sport agonistico col defibrillatore sottocutaneo, ma il team e la Federazione stanno lavorando per trovare una soluzione.
Intanto Colbrelli si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “molti mi chiedono come sto, quella è la risposta: sono felice, sono con il mio bimbo. Inutile girarci intorno, mi ritengo fortunato. Molto fortunato. Non sono parole di circostanza. Sono tranquillo. E consapevole. Beh, tutti sappiamo che in questo mondo siamo di passaggio. Non ci pensiamo mai, specie se abbiamo una vita piena. Come quella dei ciclisti. Quando mi sono svegliato in ospedale ho faticato a capire cosa era accaduto: difficile da credere e accettare. All’inizio ero arrabbiato con il mondo intero. “Perché a me? Cosa ho fatto di male per avere questo?”. E cerchi risposte che non puoi trovare. Nessuno può trovare. Quelli sono stati i giorni peggiori. Non smetterò mai di ringraziare i medici, la mia famiglia e la squadra (Bahrain Victorious, ndr). Sono stati fantastici, non mi hanno lasciato solo un istante, confortandomi. Poco alla volta ho guardato l’altra faccia della medaglia. Ero vivo tanto per iniziare. Da lì è ripartito il mio viaggio. Ci sarà un momento in cui faremo tutte le valutazioni, poi decideremo. Ho letto tante cose non vere sul mio conto… Sto bene e mi godo ogni istante. Figli e moglie, in primis“, ha raccontato il corridore italiano ammettendo che stare dietro “ai due marmocchi” è ua faticaccia, “non so se sia più dura una Milano-Sanremo oppure un fine settimana appresso ai bambini…“.
Parlando della Roubaix ha affermato che la guarderà in televisione: “come ho fatto con tutte le altre gare di questo periodo. Nostalgia? Tanta, vedere i compagni correre mi fa venire una voglia…“.
Tornando al malore Colbrelli ha voluto ringraziare poi tutti coloro che gli hanno dedicato un pensiero, tra questi anche il campione olimpico Marcell Jacobs: “non so quanti messaggi mi siano arrivati. E mi scuso se ho dimenticato di rispondere a qualcuno. Non a Jacobs: mi ha dato forza scrivendomi poche ore prima dell’oro ai Mondiali indoor…“.