Novak Djokovic è uno dei protagonisti del Serbia Open: il numero 1 al mondo oggi scenderà in campo a caccia di un pass per la finalissima di domani e, intanto, ha rilasciato delle affermazioni davvero interessanti riguardanti la sua carriera ed il suo futuro.
“Roland Garros? E’ il traguardo più grande su questa superficie e, in parte, ho il pensiero di arrivare ben preparato a Parigi“, ha affermato.
“Sono io che scelgo di giocare. Nessuno mi obbliga. Ho fatto abbastanza in carriera, potrei smettere oggi, ma sono comunque motivato e ispirato. Amo giocare contro i migliori. La Serbia è un’opportunità unica per me e questo ragazzo delle occasioni mi nutrono di buone energie. Amo stare qui e amo gareggiare“, ha aggiunto ancora Djokovic.
“Per me l’età è solo un numero. Onestamente, mi sento più giovane di quanto rifletta la mia età. Ogni fase della tua carriera, soprattutto dopo aver giocato per 20 anni nel Tour, ha le sue differenze in termini di come affronti le cose mentalmente. La mia vita è cambiata molto negli ultimi 10 anni, e anche il mio corpo. In modo che tu debba adattarti a questo, capire questi cambiamenti, capire cosa sto attraversando e capire la biologia delle cose. Sto costantemente strategizzando, organizzando e pianificando con il mio team che mi aiuta a raggiungere il picco al momento giusto e a poter competere con i giovani. La gente si abitua a vederti ad alto livello per dieci, quindici anni. Si aspettano sempre che tu vinca il 99% delle partite. Ovviamente non è possibile. Devi accettare il fatto che perderai le partite, che a volte non ti sentirai bene, che hai ancora bisogno di più tempo per prendere un ritmo“, ha concluso.