Come ben sappiamo, soprattutto da quando la Russia ha iniziato il suo attacco all’Ucraina, la guerra in atto tra russi e ucraini non è l’unica attualmente in corso.
L’Arabia Saudita, con i suoi alleati, è infatti in conflitto con lo Yemen ormai da anni e questo preoccupa il Circus della Formula 1, che domenica correrà il secondo round stagionale a Jeddah. A spaventare piloti e staff è la notizia del bombardamento di domenica sera all’impianto petrolifero Aramco, sponsor della F1 e di Aston Martin, a meno di 20 km in linea d’aria dal circuito di Jeddah. Nessun morto nel bilancio dell’attacco, a causa del quale un deposito è andato in fiamme, ma la situazione mette in allarme il Circus.
Anche prima della Dakar 2022 si temeva un attacco terroristico, con diversi episodi che hanno fatto preoccupare gli organizzatori, ma sembra che a Jeddah sia tutto pronto per tenere in sicurezza piloti e staff.
Gli organizzatori della gara saudita, infatti, hanno specificato che l’incidente di domenica “non ha attinenza con la gara” e che “sono state adottate tutte le misure necessarie e che la sicurezza degli ospiti della F.1 è la priorità“.