Kamila Valieva nella bufera: accuse di doping per la baby fenomeno del pattinaggio! Positiva alla trimetazidina

Baby Valieva nel caos: la giovane campionessa di pattinaggio accusata di doping, a rischio l'oro di Pechino nel team event

SportFair

Dalle stelle alle stalle! In pochissimo tempo Kamila Valieva è finita nella bufera, dopo aver lasciato tutti a bocca aperta per le sue prestazioni sul ghiaccio di Pechino a causa di un presunto caso di doping. La Russia torna sotto i riflettori per problemi di doping: la quindicenne, al suo debutto olimpico, è finita nel caos e la premiazione del team event è stata sospesa proprio per lei.

Il ritardo è legato a una faccenda con implicazioni legali, ma potete scommettere il vostro ultimo dollaro che cercheremo di risolverla nel più breve tempo possibile“, ha fatto sapere il portavoce del Cio Mark Adams, annunciando la sospensione della premiazione, con la Russia vincitrice della gara.

Il Cio non ha ufficiliazzato alcun legame tra la giovane russa ed il doping, poichè Kamila, non avendo ancora 16 anni, fa parte della categoria delle “persone protette”, quelle che non possono essere formalmente identificate. Le notizie però viaggiano in fretta e dalla Russia hanno provato a fare chiarezza, confermando i rumors: la baby pattinatrice è risultata positiva all’antidoping, sì, ma lo scorso dicembre, prima del suo arrivo a Pechino. Secondo quanto riferito dal quotidiano russo Rbc, Valieva sarebbe risultata positiva trimetazidina, quando si trovava ancora in Russia e prima di vincere il titolo Europeo in Estonia. La trimetazidina è usata per curare l’angina, ma non è chiaro se baby Valieva soffra di problemi cardiaci. Quel che è certo è che questa sostanza è vietata dall’Agenzia mondiale antidoping e prima della giovane russa campioni come Sun Yang sono stati squalificati.

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