La trattativa Masi-Red Bull fa discutere, la spiegazione del Direttore di Gara: “non lo chiamerei accordo”

Michael Masi fa chiarezza sull'offerta alla Red Bull nel corso del Gp dell'Arabia Saudita: un 'accordo' che in molti non hanno apprezzato

SportFair

Il Gp dell’Arabia Saudita di Formula 1 ha fatto discutere e farà discutere ancora a lungo. La Direzione Gara non è stata all’altezza di quanto accaduto in pista ed in molti se ne sono accorti.

Tra gli episodi più chiacchierati del momento c’è l’offerta della Direzione Gara a Red Bull dopo la seconda bandiera rossa. “Ciao vi darò l’opportunità di partire dalla posizione 2 per il rientro in pista tra curve 1 e 2”, “Grazie, ora ne parliamo. Possiamo avere un minuto per parlarne? Accettiamo la seconda posizione, in cambio di Ocon in pole position. Giusto?”, ha risposto Red Bull.

“Devo riportarvi dietro a Hamilton, scusa Johnathan, mi scuso, colpa mia, non avevo visto… devo riportarvi dietro Lewis, questa è la mia offerta. Avete il mio suggerimento. Ovviamente se non accetta, dovremo investigare l’episodio”, hanno aggiunto dalla Direzione Gara. “Ocon, Hamilton Verstappen, se questo è l’ordine, l’offerta è accettata”, ha chiuso Red Bull.

Michael Masi, dopo la gara di ieri ha fatto chiarezza sull’accaduto: “non lo chiamerei un accordo, perché dal punto di vista del Direttore di Gara non avevo l’autorità di ordinare effettivamente alle squadre cosa fare in quella situazione. Posso fare loro un’offerta, ma la scelta è loro. Gli stewards hanno ovviamente il potere di imporre sanzioni, ma io posso dare loro la mia prospettiva. Ecco perché ho offerto loro la possibilità di rinunciare a quella posizione”, ha affermato il direttore di gara.

Per gli incidenti di curva-3, la priorità era assicurarsi che ogni pilota stesse bene, priorità che abbiamo in ogni situazione di bandiera rossa. E in questo modo i marshalls hanno potuto pulire la pista. Probabilmente le decisioni di ieri sono state prese in un tempo un po’ più lungo del solito, tuttavia si è trattata di una discussione assolutamente normale. Quando ho visto cosa è successo alla curva 2, ho immediatamente detto agli stewards che avrei offerto la possibilità di restituire quel posto. Ma ripeto che si tratta di una discussione normale, che è capitata in molte occasioni quest’anno e nelle stagioni scorse“, ha concluso.

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